Il fascino di Leonardo da Vinci tra parole, immagini e musica
Cles. Cinquecento anni dal 1519, cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. È in questa occasione che martedì sera in molti si sono dati appuntamento alla biblioteca di Cles per condividere l’...
Cles. Cinquecento anni dal 1519, cinquecento anni dalla morte di Leonardo da Vinci. È in questa occasione che martedì sera in molti si sono dati appuntamento alla biblioteca di Cles per condividere l’iniziativa “Leonardo da Vinci – Arte e conoscenza del mondo reale ai tempi di Leonardo – Una serata in compagnia del professor Tiziano Camagna”.
Ad aprire l’incontro è stato l’assessore alla cultura di Cles Vito Apuzzo che, ricordando il senso della celebrazione, ha sottolineato due scelte particolarmente significative: l’intento di realizzare l’iniziativa in collaborazione col mondo della scuola, «perché è da lì che proviene il futuro», e la volontà di trovarsi in biblioteca perché «rappresenta la culla del sapere».
Impossibile poi non farsi trascinare dalla presentazione curata e colta di Tiziano Camagna, studioso e docente del Liceo Russell di Cles, nella dimensione alla quale appartiene Leonardo, splendida e incredibilmente attuale figura del Rinascimento. Impossibile non farsi conquistare dalle sue straordinarie capacità di pittore, scultore, architetto, ingegnere, ma anche scienziato, musicista, trattatista e altro ancora. Parole e immagini hanno consentito ai presenti un viaggio interessantissimo nel cuore di un’epoca lontana che, magicamente, si è fatta vicina e della quale è stato possibile cogliere aspetti e atmosfere. Suoni e sapori hanno poi contribuito a rendere il quadro più completo e vero. Sì, perché è stato possibile immergersi nello spazio della prospettiva rinascimentale, farsi rapire dai paesaggi leonardeschi (alcuni incredibilmente vicini a quelli dolomitici), analizzare dettagli di grandi opere come l’Annunciazione, L’ultima cena, la Gioconda e scoprire che presentano figure vive, che respirano.
A rendere completo il coinvolgimento sensoriale sono stati previsti anche momenti di ascolto di brani di musica rinascimentale eseguiti da due studenti, Mattia Marini con la sua chitarra classica e Damiano Pedergnana con uno strumento a percussione da lui appositamente realizzato per riprodurre i suoni del tempo. Infine il gradito assaggio della “spongata”, un dolce preparato seguendo la ricetta rinascimentale. La responsabile della biblioteca, Sara Lorengo, è riuscita a far arrivare a Cles lo stesso tipo di dolce che nel 1454 venne servito alla corte di Francesco Sforza. Al termine la difficoltà a tornare nella dimensione attuale, a gestire il fascino esercitato da questo incontro ravvicinato che ha regalato conoscenza, emozione e fiducia nelle possibilità dell’Uomo. F.B.