«Ignorato il parere di oltre 400 cittadini» 

Ville d’Anaunia, il Comitato Boschi all’attacco dopo la delibera riapprovata in consiglio comunale



VILLE D’ANAUNIA. Con la riapprovazione, in autotutela, della delibera comunale che autorizza di fatto l’operazione, riparte il progetto del nuovo riordino fondiario a Tuenno e torna a farsi sentire il Comitato “Boschi Ville d’Anaunia”. «Il 30 novembre scorso - scrive il Comitato in una nota - sono state presentate all’amministrazione comunale di Ville D’Anaunia, 413 firme di censiti che chiedevano di desistere sul progetto che prevede la trasformazione di circa 2 ettari di boschi di proprietà comunale, gravati da uso civico, in frutteti. Passati due mesi, nulla si conosce in proposito e molti dei firmatari intanto continuano a chiederselo. Le firme, allegate alla petizione, erano state consegnate al sindaco, al presidente del consiglio e per conoscenza all'assessore provinciale all'Agricoltura. Nei due mesi si sono svolte due sedute del Consiglio, ma della petizione non si è parlato. Per un’amministrazione che ha nel suo motto “comunicazione, trasparenza e partecipazione”, con apposito assessorato, questo ci pare assai contraddittorio».

«Intanto - prosegue la nota - il Comitato Boschi, nato per l’occasione, non è stato fermo e entro i termini dello scorso 12 gennaio, ha presentato Osservazioni, in merito all’avviso che il Comune ha pubblicato in vista della delibera di consiglio che dovrà togliere il vincolo del Prg che vieta il cambio di coltura su una parte dei boschi interessati dalla “bonifica”. Nemmeno l’amministrazione si è fermata e lunedì scorso, in seduta urgente, ha riapprovato una delibera, propedeutica al progetto, viziata di illegittimità in quanto erano presenti alla votazione dei consiglieri in conflitto di interessi. Progetto che continua e resta nei piani dell’amministrazione, che porta avanti un passo alla volta, senza una coerente e approfondita discussione all’interno del consiglio. Una strategia degna della “Finestra di Overton”, nella quale anche le minoranze nel consiglio, nonostante le molte perplessità evidenziate nei loro scritti sul periodico comunale dello scorso dicembre, fino ora, si sono lasciate coinvolgere. Ma soprattutto il parere di 400 e passa concittadini, che ci hanno messo tempo e la faccia, non solo non è stato considerato, ma nemmeno formalmente discusso. Evviva la partecipazione e la democrazia!». (g.e.)















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