Giovane orso tra le case: «Bisogna dissuaderlo»
Sporminore. Non si tratta dello stesso esemplare protagonista dell’aggressione sul Peller, ma qualche giorno fa l’orso ha fatto capolino anche tra le case a monte di Sporminore, come testimonia il...
Sporminore. Non si tratta dello stesso esemplare protagonista dell’aggressione sul Peller, ma qualche giorno fa l’orso ha fatto capolino anche tra le case a monte di Sporminore, come testimonia il video diventato ormai virale sul web. Questa visita, totalmente inaspettata nei modi (il plantigrado è arrivato fino nel giardino di casa), ha suscitato negli abitanti del paese emozioni contrastanti: timori e apprensione in alcuni, sorpresa e meraviglia in altri.
«La squadra “emergenza orso” è subito entrata in azione recandosi nei luoghi dell’avvistamento per verificare gli spostamenti dell’animale – fa sapere l’amministrazione comunale di Sporminore, guidata dal sindaco Giovanni Formolo –. Dalle informazioni raccolte appare sufficientemente chiaro che si tratti di un giovane esemplare di circa due anni, più curioso che aggressivo, probabilmente facente parte della cucciolata di quattro orsetti ripresa tempo addietro in Val Nembia. È possibile sia lo stesso soggetto protagonista dell’incontro con il giovane Alessandro Breda (che sia venuto a rendergli la visita?) e degli avvistamenti a Lover negli ultimi giorni».
Pare che il territorio sul quale si sta muovendo vada da Andalo a Spormaggiore fino a Sporminore e Campodenno, che coprirebbe nell’arco di dieci, quindici giorni.
«Sebbene ad oggi non abbia mostrato segni di aggressività, ciò che preoccupa è l’eccessiva confidenza che sta manifestando nei confronti dei centri abitati – rivela l’amministrazione –. A tal proposito si auspica che gli interventi in atto possano portare a dissuadere l’animale dall’avvicinarsi troppo alle case e alle persone e a riportare a una giusta dimensione di convivenza che mantenga l’equilibrio tra il diritto delle persone di passeggiare in sicurezza nei boschi del proprio paese e quello dell’orso di continuare a vivere e ad abitare il proprio habitat in pace, continuando a essere sentinella ecologica della qualità ambientale dei boschi del Trentino».
L’amministrazione comunale ci tiene quindi a rassicurare i propri censiti: «Continueremo a mantenere i contatti con gli organismi preposti al monitoraggio dell’animale e a sollecitare il controllo del territorio, in modo che comunque possa essere garantita in primo luogo la sicurezza di tutti». F.B.