CLES. «La realizzazione della Circonvallazione di Cles, che resta una delle priorità programmatiche della giunta in materia di infrastrutture per la mobilità, non rientra tra le variazioni di bilancio deliberate nel disegno di legge nr. 3/XVI di data 27 dicembre 2018». Così il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti, rispondendo in question time all’interrogazione presentata nei giorni scorsi dal consigliere autonomista Lorenzo Ossanna in cui chiedeva se la variazione di bilancio disposta dalla giunta inciderà sulla realizzazione della circonvallazione di Cles, e in caso contrario quando sia previsto l’inizio dei lavori. Quanto ai tempi di esecuzione dell’opera, attesa da oltre vent’anni, Fugatti ha detto che sono in corso di ultimazione, da parte di Apac, le verifiche amministrative nei confronti dell’Associazione Temporanea di Imprese (A.T.I) E.Ma.Pri.Ce. Spa – Collini Lavori Spa – Technik Bau Srl e successivamente si passerà alla stipula del contratto, presumibilmente entro marzo-aprile: «Poiché il contratto di appalto ha per oggetto la progettazione esecutiva e l’esecuzione dei lavori, la procedura prevista comporta l’approvazione del progetto definitivo presentato in gara, la successiva redazione del progetto esecutivo da parte dell’aggiudicatario, la relativa validazione e quindi l’approvazione dello stesso. Ciò detto, si può prevedere ragionevolmente la consegna effettiva dei lavori nella primavera del 2020». Risposta che tranquillizza dunque l’interrogante e anche, ma non solo, il Comune di Cles dopo le nuvole sollevate dall'uscita del presidente della Comunità della val di Sole, Guido Redolfi, di estrarre dai cassetti la vecchia questione del mancato referendum in valle di Sole sul traforo del monte Peller. Un’opera questa che poteva considerarsi in alternativa alla circonvallazione di Cles. (g.e.)