Fronte comune per ridurre l’uso di pesticidi nei meleti
L’accordo. Dietro i mutui agevolati per gli agricoltori annunciati da Cassa Centrale ci sono Melinda e la Rurale Val di Non, che sperano di favorire un rinnovo a favore delle varietà resistenti
Val di non. È nato in Val di Non, da sempre valle agricola per vocazione e per natura, l’accordo per la concessione di mutui agevolati a supporto delle aziende agricole impegnate nel rinnovo di impianti frutticoli siglato dalle Casse Rurali Trentine, per tramite di Cassa Centrale, con i consorzi Melinda e La Trentina. A dare l’impulso alla stesura della convenzione, infatti, è stata la Cassa Rurale Val di Non, guidata dal direttore Massimo Pinamonti, con il fondamentale contributo di Melinda.
Il protocollo prevede l’erogazione di prestiti a tassi agevolati, attualizzati alla stipula, che si azzereranno per effetto dell’intervento dei due consorzi, interessati al buon esito del rinnovo degli impianti frutticoli presenti sul territorio. Le aziende agricole restituiranno quindi solo l’importo effettivamente ricevuto, con interessi zero, dopo due anni di pre-ammortamento, quando l’impianto entrerà effettivamente in produzione.
«Con lo spirito cooperativo che ci contraddistingue – evidenzia il presidente della Cassa Rurale Silvio Mucchi – abbiamo promosso questo accordo, che interviene in modo estremamente veloce e concreto a supporto del rinnovo varietale e dell’ulteriore e decisa svolta verso un approccio sempre più rispettoso dell’ambiente da parte del settore agricolo della Val di Non e di tutto il Trentino».
Gli agricoltori nonesi potranno richiedere un prestito fino a 50 mila euro e le varietà club oggetto dell’accordo sono Minneiska (nome commerciale Sweetango), Gradisca (Enjoy), Kizuri (Morgana), Fengapi (Tessa), UEB6581, CIV323 (Isaaq), Lumaga (Galant) e R201 (Kissabel). Complessivamente è previsto il rinnovamento di 150 ettari di frutteti.
«Con questa convenzione la Cassa Rurale vuole essere vicina all’economia trainante del nostro territorio – spiega Lorenzo Rizzardi della CR Val di Non, che ha seguito in prima persona la stesura dell’accordo –. L’idea è di favorire la produzione di varietà maggiormente resistenti, che richiedono meno trattamenti». L’iniziativa è riservata alle aziende agricole socie dei consorzi ed è destinata esclusivamente al finanziamento degli investimenti da eseguirsi nel corso del biennio 2020-2021.Una proposta figlia della collaborazione tra i diversi attori coinvolti. «È un passo significativo per il futuro del nostro Consorzio – afferma il presidente di Melinda Michele Odorizzi –. Questo sostegno concreto ai soci conferma la volontà di proseguire, in maniera sempre più incisiva e coerente, nel percorso avviato verso l’innovazione e la sostenibilità. Offrire prodotti distintivi, come le varietà club, e nel rispetto dell’ambiente, come le nuove mele resistenti, sarà infatti imprescindibile per rimanere competitivi sul mercato interno e oltreconfine. Obiettivi ambiziosi e determinanti per garantire ai consorziati una solida stabilità nel lungo periodo».