FC Val di Non, segnali di cambiamento
Fondo, nel voto dei soci (577 i presenti all’assemblea) il vicepresidente uscente Francisci prevale sul presidente Turri
FONDO. Poco meno di seicento (577, per l’esattezza) i soci che l’altra sera a Fondo hanno preso parte all’assemblea elettiva, e di bilancio, della Famiglia Cooperativa Val di Non, una delle maggiori realtà cooperative del Trentino nel settore del consumo, con circa 2.900 soci, 28 punti vendita tra grandi e piccoli e 90 dipendenti.
Molto atteso il voto per il nuovo consiglio di amministrazione che, in base allo Statuto approvato un anno fa, ha visto al riduzione dei consiglieri da 20 a 11. Cambiato anche il sistema di selezione, che a differenza del passato in cui prevalevano le pre-assemblee di paese, sempre poco frequentate, ha dato via libera al voto assembleare sulla base di una scheda che comprendeva i 15 candidati che si erano proposti entro i termini previsti. Con un limite, però: 10 degli 11 posti erano riservati ai soci delle FC che in un percorso iniziato nel 1987 hanno costituito l'attuale cooperativa che, come detto, spazia in gran parte della valle di Non e a Dimaro e Malé, in val di Sole. L'undicesimo consigliere era invece a disposizione dei soci delle località dove ci sono punti vendita dell'attuale Famiglia Cooperativa val di Non e che in passato non avevano una loro realtà cooperativa di consumo.
Per quest’ultimo ruolo in assemblea si sono proposti due candidati, Luciano Fanti (consigliere uscente) e Cornelio Torresani, entrambi di Cles, con prevalenza di quest'ultimo con 288 voti contro i 111 di Fanti. Duelli a due nell'urna anche in rappresentanza di Dambel (con l'uscente Saverio Giuliani superato da Oliviero Ziller con 288 voti contro 95), Mechel ( successo di Renato Leonardi su Bruno Borghesi per 286 a 67) e a Fondo dove erano candidati due volti nuovi, Paolo Berti che ha ottenuto 278 preferenze, e Alberto Albertini fermo a quota 143.
In lizza c’era pure il presidente Giorgio Turri in quota Castelfondo, (senza candidature alternative) e la sua corsa si è fermata a “sole” 141 preferenze, un chiaro segnale di possibile cambiamento dalla base soprattutto se confermato con i 234 voti ottenuti dal vicepresidente uscente Tullio Francisci, anche lui in corsa solitaria come rappresentante di Romeno e dunque senza la “spinta” della competizione. Un segnale di cambiamento al vertice? Presto per dirlo, anche perché all’indomani dell'assemblea (che si è chiusa a notte fonda per ultimare lo spoglio) prevaleva la prudenza e i no comment. Già entro la prossima settimana se ne saprà di più con la prima riunione del nuovo consiglio, che a termini di Statuto verrà convocato, e presieduto, dal consigliere più anziano, che dovrebbe essere proprio Tullio Francisci, che siede nel Cda della FC Val di Non fin dalla sua costituzione, nel 1987. Ma ecco voto per voto il nuovo consiglio con il rispettivo territorio rappresentato. 1) Francesco Rizzi (Brez) con 173 voti; 2) Giorgio Turri (Castelfondo) 141 voti; 3) Tommaso Bergamo (Cles) 157 voti; 4) Erich Cappello (Cloz) con 167 voti; 5) Oliviero Ziller (Dambel) con 288 voti; 6) Paolo Berti (Fondo) con 278 voti; 7) Renato Leonardi (Mechel) con 286 voti; 8) Lorenza Franzoi (Nanno) con 166 voti; 9) Roberto Menapace (Pavillo) con 137 voti); 10) Tullio Francisci (Romeno) con 234 voti. L'undicesimo è Cornelio Torresani (288 preferenze) in rappresentanza come detto degli altri paese dove c'è un punto vendita.