«Fate più buona politica e meno beghe di cortile» 

Coredo, per il presidente della Federazione Motociclistica Versini il crossodromo non è «solo rumore e polvere, ma anche indubbie ricadute economiche»


di Giacomo Eccher


COREDO. «Che la “politica” e lo sport motociclistico a volte non vadano a braccetto è risaputo, ma che la prima gara svolta sull’impianto di Coredo balzi alle cronache solo per beghe di cortile, proprio non è corretto!» Queste le parole con cui esordisce la nota scritta dal presidente della Federazione Motociclistica di Trento, Nicola Versini, sorpreso dalla raffica di critiche e di preoccupazioni “ambientali” sollevate dall’esordio, domenica scorsa, del crossodromo di Coredo.

«Questo impianto - aggiunge Versini - è aprioristicamente inviso a qualcuno probabilmente per partito preso. Si sa, al giorno d’oggi è di moda, forse perché più semplice contestare, opporsi, denigrare. Tralascio volutamente le indubbie ricadute economiche che un impianto del genere può generare in tutta la Val di Non, evidenzio solo come sabato scorso, recatomi in un ristorante della zona, vi fossero più di venti persone (piloti e accompagnatori) a cena».

La Federazione Motociclistica Italiana, ricorda Nicola Versini, si sta adoperando per far comprendere anche ai più scettici «come il motociclismo sia uno sport sano, pulito e che può dare, come sta dando, molto alla società. Tuttavia non finisce mai sui giornali quando dei sentieri vengono ripristinati a spese dei Moto Club per svolgere gare di Enduro e, successivamente, restituiti alla collettività, oppure quando bambini diversamente abili passano giornate spensierate e felici con la motoslitta a spese sempre dei volontari, o dei protocolli firmati con la Protezione Civile, l’Arma dei Carabinieri, il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e gli esempi sarebbero ancora molti».

Rispetto alle contestazioni relative all’impatto ambientale del crossodromo, Versini ricorda che l’anno scorso la Federazione Motociclistica Italiana ha istituito al proprio interno la Commissione ambiente, la quale ha il compito di promuovere il rispetto dell’ambiente e del territorio, occupandosi tra l’altro di emissione sonore, utilizzo di carburante e di elettricità, misure da adottare da parte degli organizzatori di manifestazioni, protezione degli habitat naturali.

«Siamo consapevoli delle problematiche che, a volte, il nostro sport può comportare» scrive ancora il presidente Versini, e ricorda che in un futuro neanche troppo remoto, vi saranno motociclette con motori non a scoppio e che già quest’anno la più importante casa motociclista di trial ha a listino mini-moto per i ragazzini solamente elettriche.

«La buona politica vorrebbe che eventuali problematiche oggettivamente riscontrate (e misurate) venissero relazionate e descritte agli organi preposti, non semplicemente e banalmente riportate come “rumore” e “nuvole di polvere”. Ma si sa, la buona politica è un’altra cosa, e gli articoli comparsi sui giornali ne sono la conferma. Fortunatamente - conclude Versini - non ci scoraggiamo perché, prima di tutto, siamo motociclisti».













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