Famiglia Coop di Malé bilancio con il segno meno 

Il consuntivo ha fatto registrare 49 mila euro di passivo per il mancato introito di 550 mila euro per la chiusura di Eurospin e del negozio al campeggio di Dimaro



DIMARO FOLGARIDA. Tempo di bilanci per la Famiglia Cooperativa di Malé, che domenica scorsa ha radunato i suoi soci al teatro di Dimaro Folgarida per proporre il bilancio chiuso al 30 settembre 2018 e rinnovare le cariche di due degli otto consiglieri e del presidente.

Poco più di 300, su un totale di circa 900, la compagine societaria presente direttamente o per delega. Di fronte a questa platea, il presidente uscente Romedio Menghini, poi rieletto, e il direttore Vito Pedergnana hanno presentato il bilancio che, pur chiudendo in passivo, è stato accolto con grande soddisfazione. «Alla luce del contesto in cui anche quest’anno abbiamo operato, visto il netto miglioramento del risultato finale e considerati i netti miglioramenti degli indici di bilancio, siamo di fronte a un risultato largamente positivo – ha spiegato Menghini -. L’esercizio chiuso al settembre 2018 è stato contraddistinto, come peraltro i due precedenti, da uno scenario che vede una forte contrazione del fatturato per effetto della chiusura del punto vendita Eurospin e del mancato rinnovo del contratto di affitto del negozio del campeggio di Dimaro. In particolare le mancate vendite causate dalla dismissione dei due sopracitati negozi causano un ammanco di oltre 550mila euro, compensati parzialmente, però, da una netta crescita dei restanti 4 punti vendita aperti. Escludendo le due chiusure, si registra infatti un +3,72% (+170mila euro di vendita per un totale di quasi 5 milioni di euro) rispetto al 2017 con ottimi dati degli esercizi di Malé, Dimaro e Magras e un lievissimo calo a Moncalssico. In questo contesto, caratterizzato anche dall’evidente aumento di punti vendita concorrenti in particolare a Malé, si può quindi accogliere con soddisfazione i dati emersi. C’è poi da complimentarsi con direttore e personale, con un ulteriore miglioramento della gestione dei collaboratori e un costo del personale che si è consolidato al di sotto del 15%, uno dei migliori dati su scala provinciale».

Il bilancio finale presenta quindi un ammanco di 49.088 euro, bilancio questo approvato all’unanimità dall’assemblea presente. Altro dato interessante presentato è quello della percentuale dell’acquistato dei soci sull’intero fatturato (30,13%), cifra questa che genera soddisfazione all’intero del cda anche alla luce del leggero aumento della base sociale, salita quest’anno a quota 903.

Prima di passare alla elezione delle nuove cariche si è gettato uno sguardo al futuro, con l’obiettivo principale del 2019 che è rappresentato dalla ristrutturazione del punto vendita di Dimaro. «È evidente che l’esercizio di Dimaro necessiti di un completo rinnovamento – ha spiegato il direttore Pedergnana -. Nonostante il fatturato del punto vendita sia ancora in crescita, è ormai palese che la struttura sia diventata obsoleta. In queste settimane stiamo definendo degli importanti accordi con il vicinato e auspichiamo che nei prossimi mesi tutto il processo possa velocizzarsi».

Si è, infine, giunti al momento dell’elezione: confermato alla carica di presidente con la quasi unanimità dei voti Romedio Menghini, medesimo discorso vale per il consigliere rieleggibile Alberto Gregori di Magras, mentre, sempre per la zona di Magras, il consigliere non ricandidabile per fine mandati Tullio Pedrotti è stato sostituito dal compaesano Sergio Zanella.













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