Da vent’anni sotto il Segno di padre Chini
Festeggiato un doppio anniversario: la nascita del Museo e il gemellaggio con Magdalena de Kino
SEGNO. Vent’anni fa la nascita del Museo Chiniano che ora è stato ampliato con una nuova ala e nuovi spazi che consentono di arricchire la raccolta di testimonianze, documenti e cimeli tra cui anche degli originali che legano sempre di più Segno e il comune di Predaia alle terre messicane e dell’Arizona, con un gemellaggio sottoscritto giusto 10 anni fa dall’allora sindaco di Taio Bruno Campadelli con l’omologa del comune messicano di Magdalena de Kino.
Un doppio anniversario che domenica è stato festeggiato nella piazza davanti al museo e all'ombra del grande monumento equestre, il più imponente dell'intero Trentino Alto Adige, donato a Segno dalla città americana di Tucson ed inaugurato il 16 giugno 1991. A fare gli onori di casa Alberto Chini, presidente dell'associazione culturale Padre Eusebio Chini, nata nel 1992 per iniziativa di Silvio Chini (attualmente presidente onorario) e della compianta Gabriella Chini proprio per diffondere la conoscenza del grande missionario, esploratore e geografo nato a Segno il 10 agosto 1645. “Un filo che da trecento anni lega le due sponde dell'oceano Atlantico con un rapporto che negli ultimi decenni sta prendendo consapevolezza nel nome di padre Chini” - hanno detto con varie sfumature gli oratori che si sono susseguiti al microfono della celebrazione con ospite speciale la console messicana a Milano Marisela Morales. “Vengo qui sempre volentieri. A Segno si respira aria italiana ma anche un po' messicana" - ha detto la console che ha parlato anche come responsabile per il Nord Italia del Comitato di contatto Italia - America Latina e Caraibi. Padre Kino è stato un uomo di visione e anche di azione, e si è impegnato per la promozione del popolo insegnando a coltivare la terra ma soprattutto i rispetto l’uno dell’altro. Una figura rivoluzionaria per l’epoca in cui ha operato” - ha aggiunto la console che si sta occupando dei contatti per la conferma del gemellaggio tra Magdalena de Kino (la città messicana dove Kino è sepolto in un gigantesco mausoleo) e il Comune di Predaia subentrato tre anni fa a Taio, dopo l'unificazione dei cinque comuni dell'omonimo Altipiano.
“Padre Chini è stato uomo di grandi valori e la sua figura va resa nota ben oltre l’ambito valligiano e trentino. Per questo è meritoria l’azione del Museo chiniano che ora si è ampliato così come è importante il docufilm realizzato dal nostro Comune e dalla Provincia per far conoscere sempre di più questo personaggio che ci rende tutti orgogliosi” - ha detto il vicesindaco di Predaia, Lorenzo Rizzardi, presente con le assessore Maria Iachelini e Elisa Chini.
Un plauso all’attività divulgativa del museo, e quindi dell’associazione chinina, anche dal presidente della Comunità di Valle, Silvano Dominici, dal vicepresidente del Consiglio regionale Lorenzo Ossanna e dall’ex senatore Franco Panizza. La giornata si era aperta con la messa in gregoriano celebrata dal decano di Taio don Carlo Daz ed è proseguita con l’inaugurazione della nuova ala del museo chiniano dove tra l’altro sono ospitate alcune scenografie ricostruite con rigore storico per girare il docufim “Nel Segno di Kino” donate dal regista Paolo Vittorio Quattrina. (g.e.)