Cristoforo Cardinal Migazzi, giovedì il convegno
PEIO. È ancora vivo, a Peio come a Vienna e in Ungheria, il ricordo del cardinale Cristoforo Antonio Migazzi, nonostante siano trascorsi ormai 215 anni dalla sua morte. La famiglia, proveniente nel...
PEIO. È ancora vivo, a Peio come a Vienna e in Ungheria, il ricordo del cardinale Cristoforo Antonio Migazzi, nonostante siano trascorsi ormai 215 anni dalla sua morte. La famiglia, proveniente nel ‘400 dalla Valtellina, si stabilì a Cogolo, quindi a Trento, Innsbruck e in Ungheria e nel corso degli anni la casata acquisì titoli nobiliari col predicato di “Waal e Sonnenthurn”: la torre e il sole.
L’amministrazione comunale ha da tempo intrapreso un percorso per riscoprire la figura del suo più illustre concittadino attraverso una pubblicazione curata dallo storico Fortunato Turrini, un convegno che si terrà giovedì a Cogolo e un viaggio a Vienna e in terra ungherese, dove il cardinale Migazzi resse per ben 40 anni le sorti della Chiesa austriaca sotto quattro imperatori.
Il convegno “Cristoforo Cardinal Migazzi” si terrà nella sala del Parco dello Stelvio con inizio alle 20.30. Dopo l’introduzione del sindaco Angelo Dalpez, sarà il presidente del Centro Studi per la Val di Sole, Marcello Liboni, a relazionare su “Da Val di Sole son’usciti Houmini di vaglia, e segnalati in Armi, Lettere e Religione”.
Maurizio Tani, docente di lingua e cultura italiana all’Università di Reykjavik (Islanda) illustrerà la sua ricerca, poi diventato libro, su “Il contributo artistico e culturale di Cristoforo Migazzi e del clero italiano alla rifondazione del regno apostolico d’Ungheria (1718-1848)”. A chiudere gli interventi sarà lo storico Fortunato Turrini con “Vita e impegno del Cardinal Cristoforo Migazzi”. Lo scorso anno il sindaco Dalpez e una ristretta delegazione hanno partecipato all’inaugurazione del monumento che la città di Vác ha voluto dedicare al cardinale “Tirolese”. Un gruppo più ampio, insieme al corpo bandistico, partirà sabato per recarsi in quelle terre dove il cardinal Migazzi operò come vescovo e amministratore. (f.b.)