Corso salvavita per 160 vigili del fuoco 

Sei sessioni per abilitare i volontari dell’Unione distrettuale Val di Sole all’uso del defibrillatore



MALÉ. Non tutti sanno che è possibile salvarsi da un arresto cardiaco. Come? Ricorrendo alla defibrillazione precoce, cioè alla tempestiva erogazione di uno shock elettrico da parte di un defibrillatore Dae. L’intervento nei primi 5 minuti dall’arresto cardiaco è fondamentale se da alcuni studi risulta che il 70% delle morti per arresto cardiaco avviene fuori dall’ospedale. L’Unione distrettuale della Val di Sole, ha organizzato a partire da gennaio ben sei sessioni di corso con 160 pompieri (nelle foto i gruppi di Terzolas e di Croviana) che hanno aderito al progetto di defibrillazione precoce (Pad). L’ultima si concluderà a maggio con l’esame finale. Il corso tenuto da Format, Centro di formazione con sede a Trento, tiene impegnati i pompieri per ben 20 ore di lezione fra teoria e pratica su argomenti come trauma e primo soccorso. Introducendo fin dal 2016 nelle sedi di società sportive il Dae, dispositivo in grado di riconoscere e interrompere aritmie maligne responsabili dell’arresto cardiaco tramite l’erogazione di una scarica elettrica, il Ministero della salute ha inteso costituire una rete di defibrillatori in grado di favorire la defibrillazione entro 4/5 minuti dall’arresto cardiaco. Dal canto suo l’Unione distrettuale della Val di Sole sottoscrivendo un protocollo d’intesa con la Provincia Autonoma di Trento per la formazione di 160 pompieri all’uso del Dae, ritiene di poter valorizzare al massimo la presenza obbligatoria del Dae prevista per legge. (e.p.)













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