Cavareno, le cicogne riposano malgrado il virus ed il trattore
Cavareno. La primavera con i primi tepori della bella stagione segue il suo corso e a noi umani non ci resta altro da fare che ammirare dal balcone di casa la natura che corre con i suoi ritmi e le...
Cavareno. La primavera con i primi tepori della bella stagione segue il suo corso e a noi umani non ci resta altro da fare che ammirare dal balcone di casa la natura che corre con i suoi ritmi e le sue cadenze, infischiandosene dell’uomo e delle sue angosce. Ma anche se da lontano, e dietro il vetro di una finestra, i segnali che arrivano da piante ed animali in libertà sono messaggi di speranza che allargano il cuore e ci fanno capire i veri valori che contano. Perché la vita, come il tempo, continua comunque a scorrere e dopo l’inverno e il freddo arrivano sempre il caldo e la primavera. “Sarà così anche quest’anno nonostante tutte le paure che ci attanagliano e che ci costringono reclusi in casa aspettando che tutto passi e si risolva” – commenta la lettrice di Cavareno, Elisabetta Endrizzi che qualche mattine fa, guardando dalla finestra della sua abitazione alla periferia sud dell’abitato, ha visto con piacevole sorpresa nel prato sottostante una coppia di cicogne intente a cibarsi nell’erba che anche a queste altitudini (1.000 slm) sta ormai verdeggiando. “Erano tranquille e incuranti di un trattore impegnato in alcuni lavori in un foraggeto poco distante: per loro questa zona è ormai una consueta sosta per tirare il fiato e continuare il viaggio verso il Centro Europa” - commenta la signora.
Un ritorno delle cicogne è un’affascinante abitudine che si ripete ogni anno in questo periodo. Una visita che stavolta – sottolinea la signora Elisabetta - ci fa un piacere doppio vista la condizione che stiamo vivendo a causa dell’epidemia che sta percorrendo il genere umano praticamente in ogni parte del globo, ma che non coinvolge minimamente gli animali. Alla loro protezione ci pensa la natura che evidentemente è più brava e previdente dei Governi del mondo. G.E.