Casette e una nuova norma per salvare le api dall’orso 

Il problema. Mentre il plantigrado continua a devastare gli apiari in Val di Sole, ieri in consiglio provinciale l’assessore Zanotelli ha risposto alle domande di Michele Dallapiccola e Ivano Job  


Fabrizio Brida


Val di sole. Tiene banco in Val di Sole il problema delle arnie lasciate “in balia” dell’orso affamato, che pare non abbia nessuna intenzione di andare in letargo. Dopo l’articolo pubblicato sul Trentino, nel quale il presidente degli apicoltori solandri Francesco Moratti chiedeva aiuto alle istituzioni affinché si trovasse una soluzione per proteggere le arnie, gli attacchi agli apiari da parte del plantigrado si sono susseguiti sempre più frequentemente.

Ieri la tematica è approdata anche in consiglio provinciale. La prima giornata in aula del 2021, infatti, si è aperta con le interrogazioni a risposta immediata, tra cui le due question time poste dai consiglieri Michele Dallapiccola e Ivano Job.

L’ex assessore ha proposto di intervenire con un finanziamento che utilizzi nel più breve tempo possibile il meccanismo degli aiuti aggiuntivi con un nuovo bando sul Psr per realizzare una “Bienenhaus”, una struttura solida sul modello tedesco che sia in grado di ospitare e difendere le arnie dagli attacchi degli orsi.

«Non ci sono precedenti quanto all’intensità dei danni sugli apiari in pieno inverno – ha risposto l’assessore Giulia Zanotelli –. È in corso una procedura per le casette per le api e si è individuato uno strumento normativo per limitare i danni causati dall’orso in Val di Sole, ma che potrà essere allargato a tutto il territorio provinciale».

Il consigliere del Patt spera che questa scelta per gli apiari possa stimolare una serie di iniziative atte a proteggere gli allevatori. «Purtroppo – ha aggiunto Dallapiccola – la giunta ha scelto, piuttosto che la via delle risposte concrete, quella della propaganda. Manca, innanzitutto, l’applicazione di una norma di due anni fa sulla gestione dei grandi carnivori. Se questo problema delle api vale uno, l’estate prossima con gli orsi e la presenza del lupo, ad esempio sul Lagorai, il problema grandi carnivori varrà mille».

È toccato poi al consigliere leghista Ivano Job chiedere all’assessore cosa intenda fare e in che tempi per salvaguardare gli apiari da quest’orso “anomalo”, che a Commezzadura ha preso di mira persino un escavatore.

Zanotelli ha quindi ripercorso le azioni fin da subito intraprese per far fronte al problema, a partire dal monitoraggio per il rinvenimento di campioni organici per identificare i soggetti fino al sostegno nello spostamento degli apiari, senza tralasciare la consulenza dei singoli apicoltori e dell’associazione locale per apportare modifiche ai recinti. «Mi preme evidenziare – ha precisato in conclusione l’assessore – che la giunta ha già inviato a Ispra le linee guida relative all’orso e sta lavorando sul tema lupo assieme alla Provincia di Bolzano. La nostra posizione è sempre stata lineare e coerente, volta a ragionare sulla gestione complessiva del plantigrado e non sul singolo esemplare. L’auspicio è che tutte queste azioni possano essere messe in atto per garantire la convivenza dell’animale con l’uomo, in considerazione dell’alto numero di esemplari presenti che possono evidentemente comportare non poche difficoltà».













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