Casa Romallo, un posto a 1.300 euro al mese 

Convenzione fra il Comune ed il pool di imprese che realizzerà e gestirà il progetto di cohousing



ROMALLO. Sarà il raggruppamento temporaneo di imprese costituito da Dinamos H.S., Dinamos società cooperativa edilizia, Fellin Egidio Legnami e Edilflaim srl a realizzare “Casa Romallo”, una struttura di co-housing che rappresenta il primo esempio di coinvolgimento pubblico-privato in questo settore. L’importo in ballo, per tutta la durata del contratto, ammonta complessivamente a 5.077.251 euro di cui 4.647.251 per concessione in gestione della casa Romallo (ricavi lordi previsti) e 430 quale prezzo a carico del Comune per concorso spese nella realizzazione delle opere edilizie.

Come spiega il sindaco Silvano Dominici, la proposta di project financing “consiste nella realizzazione di un progetto di co-housing che può essere definito come una tipologia di “abitazione collaborativa” nella quale i residenti partecipano attivamente alla vita della casa. I residenti accettano di vivere come una comunità in cui le abitazioni private, che rimangono un inviolabile spazio di privacy, vengono completate da aree comuni che incoraggiano l’interazione sociale. Gli spazi privati contengono tutte le caratteristiche delle case convenzionali, ma i residenti possono accedere a ulteriori attrezzature e strutture comuni come giardini, lavanderie, sala hobby, cucine e sale comuni”.

Il Comune di Romallo, però, non dispone né delle risorse finanziarie necessarie per realizzare l’intervento, né delle specifiche competenze di natura gestionale e socio-assistenziale.

Per questo è nata l’idea della finanza di progetto che consente, mediante un contributo pubblico inferiore al 50 per cento dell’investimento, di realizzare l’intervento e di offrire alla collettività un servizio ad alto valore sociale. Su questa base il consiglio comunale il 30 novembre scorso aveva approvato il progetto preliminare dell’opera “Casa Romallo” predisposto dalla Dinamos, dando così il via al complesso iter del progetto di finanza.

L’edificio destinato ad ospitare la co- housing è quello delle ex scuole con una spesa iniziale di approntamento (demolizione e ricostruzione della parte destina a co-housing e ristrutturazione e risanamento del restante per associazione e spazi per la comunità) di 1,3 milioni per i quali in Comune concorrerà con il 49 per cento (circa 650.000 euro).

Già Fissato anche il costo per la potenziale utenza (10 posti, come partenza) che è nell’ordine d 1.300 euro mensili per i residenti nel comune (che diventerà Novella il prossimo 1 gennaio 2020 allargandosi a Cagnò, Revò, Brez e Cloz), 100 euro in più per gli utenti da altri comuni nonesi e fino ad un totale di 1.600 euro mensili per utenti provenienti da fuori valle.

“L’attivazione della finanza di progetto consente mediante un contributo pubblico inferiore al 50 per cento dell’investimento di realizzare l’intervento e di offrire alla collettività un servizio ad alto valore sociale. Consente anche, e non è cosa da poco, di allocare in capo all’operatore privato, il rischio operativo e, più in particolare il rischio progettazione e costruzione, il rischio domanda, il rischio finanziario e i rischi gestionali connessi all’intervento, compreso quello di posti liberi e vacanti nella struttura” - aggiunge Dominici. E conclude: “Il progetto punta a garantire un servizio di assistenza alla popolazione anziana o sola del comune di Romallo e dei paesi limitrofi. Un bisogno destinato a crescere con l’aumento delle persone anziane e dell’allentarsi dei vincoli ed obblighi famigliari”. (g.e.)















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