Cade dal muretto, muore tre giorni dopo l'incidente
La vittima è Giancarlo Chini, 77 anni, di Segno. Era in rianimazione al Santa Chiara ma le sue condizioni non sembravano così gravi
TRENTO. Lui che era abituato alle alte cime, era finito in rianimazione dopo essere caduto da un muretto in un fondo agricolo del suo paese. Un infortunio banale, avvenuto giovedì (27 settembre) in campagna, e che tre giorni dopo lo ha portato alla morte. Giancarlo Chini, 77 anni, di Segno, è spirato all’ospedale Santa Chiara, dove era ricoverato. La famiglia ha dato l’autorizzazione alla donazione degli organi.
Scapolo, pensionato delle Poste (era stato portalettere a Trento), Chini era una persona gioviale, che aveva una grande passione: la montagna. Era un socio storico della Sat di Taio, dove viene ricordato con affetto.
Giovedì l’incidente: Giancarlo Chini si trovava nel suo fondo, su un muretto, quando aveva perso l’equilibrio precipitando sul terreno sottostante. L’allarme era arrivato alla centrale unica dell’emergenza, il 112, pochi minuti prima delle 14. Sul posto era stata mandata l’ambulanza di Trentino Emergenza e quindi l’elisoccorso per ridurre al minino i tempi d’intervento. Erano intervenuti anche i vigili del fuoco volontari e i carabinieri. L’uomo era stato trovato a terra dolorante ma cosciente. Dopo le prime cure sul posto, il pensionato era stato caricato sull’elisoccorso e portato al Santa Chiara. Lì era stato sottoposto ad una serie di accertamenti per verificare le conseguenze dell’incidente e quindi ricoverato in rianimazione dopo un intervento chirurgico. Tuttavia le sue condizioni non erano parse così gravi da metterne in pericolo la vita. Ieri (30 settembre) la notizia della morte, accolta come una doccia fredda dai parenti e da tutti coloro che lo conoscevano e ne apprezzavano le qualità umane.