dimaro - sul palco dell’auditorium 

Applausi per “Emozioni a colori” 

Tre repliche per il fortunato e bello spettacolo di “Officina Danza”



DIMARO. I colori non han segreti per le danzatrici e dei danzatori di “Officina Danza” che, vestendo il corpo di una tinta di volta in volta diversa, han raccontato l’allegria, la saggezza, l’invidia, la speranza, la vecchiaia, la tristezza, la tenerezza, la dolcezza, la fiducia, la quiete, la passione, la rabbia, la gelosia, l’energia, l’ansia la pazzia, la creatività, la paura, il mistero la sensualità e la purezza. Emozioni a tutto tondo trasmesse al pubblico grazie all’avvicendarsi sul palcoscenico dell’auditorium di Dimaro di gruppi e colori in successione: le Mignon, le Baby, Base 1, Base 2, Pop base, Dance base, Intermedio, Adulti e Avanzato. «Sono i colori che fanno sussultare i cuori e danzare l’anima» ha detto Riccardo Leonardi che nel ruolo di conduttore ha tenuto le fila dei colori per tre volte, tante sono state le repliche dello spettacolo “Emozioni a colori” di cui Eleonora Possamai e Sabrina Guidi hanno firmato la regia. Il pubblico ha premiato con una presenza massiccia, un appuntamento con la danza che è ormai divenuto una consuetudine. Si è fatto assorbire dal giocherellare delle forme e dei colori su varie parti del corpo nei video di Serena Cristoforetti e Valentino Tonoli che hanno scandito il ritmo di uno spettacolo accolto senza riserve nella naturalezza e intensità che ha contraddistinto ogni movimento.

Piacevole la coreografia curata da Eleonora Possamai, Lucio Failla e Veronica Longhi, attentissima a tutti i dettagli come del resto i costumi ancora di Eleonora Possamai con Sabrina Guidi, Cucielle di Laura Eccher e le mamme: si è lasciato così trasportare dai colori ondeggianti sui movimenti dei corpi, dal rimpiattino dei lacci fra una piroetta e l’altra, dai bambini tutt’occhiali che divengono anziani grazie alla complicità delle suggestioni trasmesse da un bastone, dalla tristezza senza tempo del grigio, dal vento che soffia uscendo dal nero di sedie metalliche come la musica, dalla scontrosità del rosso che muove le coppie e si smorza nel balletto evocando la complessità di un sentimento fatto di scontri ed incontri, di solidarietà e voglia di testimoniare vitalità, dalla leggerezza e dal fruscio dei corpi che nel candore del bianco si sono mossi come farfalle.

A dare unità al tutto fra l’altro han contribuito le luci di William Trentini e a renderne possibile la realizzazione sono stati determinanti gli sponsor Wegher sport, La Spleuza e Caffè de Oliva. (e.p.)













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