Anteprima in Vaticano per il film su padre Kino 

Martedì prossimo nella sala Marconi di Radio Vaticana, con monsignor Bresssan Girato tra Messico e Arizona, racconta la storia del missionario gesuita di Segno



SEGNO. Il film “¡Viva Kino!”, che racconta la storia del gesuita partito dalla Val di Non, sarà presentata in anteprima assoluta martedì prossimo 5 dicembre nella sala Marconi di Radio Vaticana. Lo ha realizzato Aurora Vision con la collaborazione di Trentino Film Commission, Associazione culturale P. Eusebio F. Chini, Fondazione Sant’Ignazio e Gesuiti-Provincia Euromediterranea: rappresentanti di tutti gli enti coinvolti saranno presenti alla prima in Vaticano, con loro anche monsignor Luigi Bressan, arcivescovo emerito di Trento, che nel 2002 costituì il Comitato storico per sostenere la beatificazione di padre Eusebio Chini. Padre Eusebio Kino (Chini in origine) nacque nel 1645 a Segno, in val di Non. Gesuita, venne mandato in Messico, fondò le prime missioni nella Bassa California, in Arizona e nello stato di Sonora. Dedicò i suoi sforzi per aiutare i Nativi Pime, ma fu anche esploratore, geografo, cartografo, astronomo e cow boy. Fu il primo a definire la California come penisola, percorrendola a cavallo e disegnandone i confini. Morì nel 1711 dopo aver viaggiato più di 12.800 chilometri a cavallo. Il film documentario, attraverso la storia di Maria, una giovane istruttrice di rodeo, ci racconta la sua storia.

Cavalcando tra le missioni fondate da un gesuita nel XVII secolo, Maria, giovane istruttrice di rodeo, scopre le origini della devozione diffusa in tutto il Messico verso padre Kino. Durante le cavalcate Maria impara a conoscere le missioni fondate da padre Kino, le sue scoperte geografiche, astronomiche, in agraria, il suo essere stato il primo a costruire il sistema del ranch, ma anche fondatore dello stato dell’Arizona e grande apostolo dei Tohono O’Odham, i Pime, il “popolo del deserto”. Maria compie anche un viaggio interiore, che la porta a confrontarsi con l’attualità molto dura delle regioni di confine.Maria e gli altri cavalieri, seguendo i passi di Kino, ci raccontano la storia del gesuita venuto dalla Val di Non, e insieme la complessità di un mondo contemporaneo pieno di contraddizioni, ma che proprio da padre Kino trae ispirazione per andare avanti con speranza. Le riprese sono state realizzate in tutti i luoghi originali in cui ha operato padre Kino, anche laddove gli scontri tra i narcos hanno reso difficile il lavoro. Gli inediti dei cavalli lungo il muro di confine alla frontiera di Nogales, vogliono essere un segno di contraddizione e di speranza. La colonna sonora originale è stata composta interpretando le sonorità del popolo Tohono, i ritmi messicani e le ballate del West, con la straordinaria presenza della canzone “Deportee” di Woody Guthrie.













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