Alpini di Cloz e Paspardo, 30 anni di amicizia
Cloz. Un cammino di amicizia, di incontri e di scambi, iniziato trent’anni fa, è stato festeggiato dagli Alpini di Cloz e quelli di Paspardo, in provincia di Brescia. Gemellaggio rinnovato tutti gli...
Cloz. Un cammino di amicizia, di incontri e di scambi, iniziato trent’anni fa, è stato festeggiato dagli Alpini di Cloz e quelli di Paspardo, in provincia di Brescia. Gemellaggio rinnovato tutti gli anni a fine agosto, quando gli Alpini di Cloz fanno visita a quelli di Paspardo; in autunno con lo scambio di doni: le mele di Cloz con le castagne, produzione tipica della Val Camonica.
La festa ha avuto inizio con la messa e il ricordo dei caduti di tutte le guerre e degli alpini di entrambi i gruppi andati avanti. Padre Placido ha elogiato l’operato degli Alpini: «Il senso della loro presenza è lo stare insieme nei momenti bui, dove serpeggiano strani sentimenti di paura, di chiusura, di riuscire a fare il bene e a dare un senso alla vita e al bene comune». Poi al ristorante il sindaco di Cloz Natale Floretta, che fa parte anche del Gruppo fin dalla sua nascita, ha dato il benvenuto, in modo particolare alla numerosa rappresentanza del Gruppo di Paspardo, regalando loro alcune pubblicazioni del paese. Il capogruppo Erich Cappello, che regge le sorti del gruppo dal 2007, recentemente riconfermato con tutto il direttivo uscente, ha ricordato che «Questo è un gemellaggio che è nato quasi per caso, ma che si è rafforzato nel corso degli anni, in un crescendo della reciproca stima e amicizia. Sfilando per il vostro paese nel corso degli anni, ho notato dei profondi cambiamenti, avete dato un volto nuovo al vostro paese; vi fa grande onore questo amore per il bene pubblico e la valorizzazione dei siti storici». Agli ospiti è stata regalata un’opera di artigianato locale in rame, una composizione con mele, castagne e un cappello alpino.
A sua volta è intervenuto il capogruppo di Paspardo, Pietro Salari, per ringraziare ed esprimere la sua gioia per questa amicizia e condivisione: «In questo incontro odierno dobbiamo ricordare in modo particolare gli Alpini di Cloz e Paspardo, che in questi anni “sono andati avanti”, la vostra madrina Marta Ungherer e il marito Francesco Rauzi, con i quali era nata una grande amicizia e abbiamo condiviso momenti indimenticabili”. Il sindaco di Paspardo Fabio Depedro ha ricordato il pensiero di uno dei padri fondatori della Costituzione, Piero Calamandrei: «Dobbiamo ricordare sempre le persone che hanno dato la vita per la Costituzione, che è stata scritta sulle montagne, dove sono morti molti giovani di stenti e di freddo. Lo dobbiamo a loro se adesso possiamo esprimerci liberamente e godere di molte libertà e essere tutelati nei nostri diritti fondamentali. Una persona non muore mai, finché è ricordata, cessa di esistere solo quando finisce nell’oblio».