Al Comune di Dimaro 6 mila euro. Turri: «Si poteva dare di più»
FONDO. In apertura dei lavori dell’assemblea della Fc Val di Non il presidente Francisci ha relazionato sulla consegna al Comune di Dimaro di 6 mila euro, il 10% del fatturato registrato in dicembre...
FONDO. In apertura dei lavori dell’assemblea della Fc Val di Non il presidente Francisci ha relazionato sulla consegna al Comune di Dimaro di 6 mila euro, il 10% del fatturato registrato in dicembre nel negozio Conad che la cooperativa gestisce nel centro solandro colpito dall’alluvione dello scorso ottobre. «Si poteva dare di più», ha detto intervenendo a fine assemblea l’ex presidente Giorgio Turri che ha proposto di devolve a Dimaro tutta la parte di ristorno destinata ai soci. «C’è il conto corrente aperto alla Cassa Rurale, il socio che lo vuole può devolvere liberamente, se lo ritiene, quanto gli è stato riconosciuto», ha ribattuto il direttore Maurizio Ianes. Ianes – come ha ricordato nel suo saluto il presidente della Dao Ivan Odorizzi - interveniva, anche se non come consigliere eletto, per il direttivo della Dao in rappresentanza della Fc Val di Non. La mancata elezione nel cda della Dao di un esponente della Fc Val di Non era stata rimarcata da Turri, che a lungo vi aveva fatto parte. L’assemblea era anche elettiva per quattro consiglieri e l’intero collegio sindacale. Gli eletti in consiglio sono Franca Magagna (confermata, di Castelfondo) con 250 voti, Oscar Flor (di Cloz, confermato con 222 voti) e il nuovo Massimiliano Pellegrini (Romeno) con 277. L’unico seggio in bilico era quello per Brez, dove erano in corsa l’uscente Elio Corazza che ha ottenuto 330 preferenze contro le 92 dello sfidante Bruno Rauzi. Per il collegio sindacale è stato confermato il capo sindaco Giuseppe Abram con 335 voti, mentre i sindaci eletti sono Giuliano Zanoni (260 voti) e Franco Sebastiani (200). Fuori Cristina Camanini ferma a 194 preferenze e Fausta Canestrini (167). Prossimamente il cda si riunirà per eleggere il nuovo presidente. E a quanto trapela le aspirazioni non mancano. (g.e.)