Al bar di Piazza Dante cantano le canzoni di Piz
CLES. Il Bar Cles (in piazza Dante) oggi dalle 20 ospita “PizAlOst”, serata in compagnia delle canzoni del compianto medico e cantautore noneso Carlo Piz (1952-2008). “Pizalost” è letteralmente “Piz...
CLES. Il Bar Cles (in piazza Dante) oggi dalle 20 ospita “PizAlOst”, serata in compagnia delle canzoni del compianto medico e cantautore noneso Carlo Piz (1952-2008). “Pizalost” è letteralmente “Piz all’osteria” o Piz dall’oste” nell’accezione genuina clesiana con la quale si chiamava il Bar Cles (ossia l’ost), storicamente conosciuto in tutta a valle di Non anche come “l’ostaria dei sensari’ perché era il ritrovo dei mediatori di mele l’autunno e negli altri mesi dei commercianti in genere, soprattutto di bestiame. Stasera, accompagnati dal maestro Walter Marini alla tastiera e da Ivan Lorenzoni al basso, alcuni cantanti interpreteranno brani di Carlo Piz tratti dagli spettacoli Ondeparade e Solsolat, che hanno letteralmente spopolato, con il tutto esaurito, in vari teatri della valle. Il tutto per l’organizzazione e con la presenza della Coralità Clesiana diretta dal maestro Tullio Lorenzoni che presenterà brani di Piz armonizzati per coro dal maestro Walter Marini. «Questa sera si inserisce a pieno titolo nell’ambito del nuovo progetto di valorizzazione del patrimonio culturale e musicale rappresentato dal repertorio lasciatoci di Carlo Piz che vedrà in febbraio la finale del concorso canoro “El me Piz” al quale si sono iscritti ben 18 solisti e gruppi per un totale di quasi 40 brani» - annota il presidente della Coralità Clesiana, Massimiliano Debiasi. A fine maggio 2019 poi l’attesissimo terzo spettacolo dopo i due citati Ondeparade e Solsolat con il quale il comitato “Lumeperorbi” dopo i successi delle proposte andate in scena nel 2015 e nel 2017 concluderà la rappresentazione in forma teatrale di tutto il repertorio di Piz. Si tratta di testi scritti in un periodo di quasi trent'anni, dai primi anni '70 alla fine degli anni '90 e che sono molto vari e originali. Descrivono infatti situazioni surreali condite con punte di sarcasmo, viaggi in luoghi fantastici in cui si incontrano buffi personaggi, quadretti legati ad eventi storici letti con grande ironia. Per non dire di caratteristici personaggi clesiani del quotidiano in una esilarante ma sempre bonaria ironia. (g.e.)