A Tassullo il quarto Eurospin
La FC ha chiuso il 2017 con un fatturato di 21,5 milioni e utile netto di 248 mila
FONDO. Un bilancio da oltre 21,5 milioni di fatturato con un utile netto di 248.000 euro in crescita di oltre 100.000 rispetto all’esercizio precedente. Questi i numeri della Famiglia Cooperativa Val di Non approvati all’unanimità l’altra sera dall’assemblea dei soci al Palanaunia di Fondo alla presenza, e non succedeva da anni, del presidente in carica della Cooperazione Trentina, Mauro Fezzi. Al tavolo, accanto al presidente della FC Giorgio Turri, c’era pure il presidente di Dao ed Ad di Eurospin Italia, Ivan Odorizzi, il caposindaco della Cooperativa, Giuseppe Abram con il vice Luciano Fanti, il direttore Maurizio Ianes e il revisore contabile della Federazione Luciano Anderle, che ha poi spiegato le varie voci del documento contabile relativo al 2017.
Bilancio in salute dunque come ha sottolineato Turri introducendo i lavori in cui ha annunciato tra l’altro l’apertura entro l’estate a Santa Giustina di Tassullo del quarto Eurospin accanto a quelli di Cles, Malé e Sarnonico. «Completeremo così la gamma della nostra presenza in val di Non nel settore discount dopo il successo dei due punti vendita recentemente aperti in val di Sole a Dimaro e Malé, che ci danno soddisfazioni» - ha detto Turri, che poi ha snocciolando una serie di date e di dati sulla sua storia di cooperatore iniziata nel 1984 con la presidenza dell’allora piccola Famiglia Cooperativa di Castelfondo e quindi tre anni dopo con la nascita della FC Val di Non con una fusione a cinque, poi diventate nove nel 1998 con l’approdo nel gruppo di Cles, Nanno e Pavillo e le attuali dieci nel 2002 con l’ingresso di Mechel. Nel 2009 la svolta con l’acquisto a Cles dell’immobile in piazza Fiera che oggi ospita l’Eurospin (che da solo rappresenta il 18% del fatturato della FC) e soprattutto la “coraggiosa scelta” di lasciare Sait e passare armi e bagagli (non senza tensioni e contrasti tra i soci) alla scuderia Dao e al marchio Conad. «All’epoca avevamo un fatturato di 13 milioni, adesso dopo 9 anni siamo a 21,5» - ha chiosato Turri per rimarcare il merito di quella scelta condivisa con il presidente Dao Odorizzi, che si è complimentato con i successi della cooperativa nonesa grazie all’ottima sinergia tra Cda, direzione e personale ma anche valore aggiunto portato dai marchi Conad e Eurospin. Molto atteso l’intervento del presidente della Federazione Fezzi. Erano anni che i massimi vertici della cooperazione trentina non si vedevano a Fondo. Fezzi non ha nascosto le difficoltà che attanagliano la parte di Famiglie Cooperative che fanno riferimento al Sait ed il rammarico per il fallimento del suo tentativo di unire le due anime della cooperazione di consumo in vista anche di ulteriori sfide che si annunciano all’orizzonte. (g.e.)