«A rischio frane il sentiero nella forra di S. Romedio» 

Timori e quesiti di Coppola. La consigliera provinciale punta il dito contro i disboscamenti  fatti al di sopra della gola per ampliare le coltivazioni agricole. «Ora l’acqua filtra nella roccia»


Giacomo Eccher


Sanzeno. Troppi disboscamenti a favore delle coltivazioni agricole in prossimità della forra di San Romedio mettono a rischio lo spettacolare sentiero sottostante scavato nella roccia che collega Sanzeno al pittoresco eremo della valle di Non. Questo il succo dell’interrogazione della consigliera provinciale Lucia Coppola (Futura) che sull’argomento pone una serie di interrogativi al presidente Fugatti.

Come scrive Coppola, a partire dall’inizio degli anni 2000, al di sopra della gola che porta a San Romedio - nel territorio di pertinenza del comune di Romeno in Cc Malgolo -, è stata portata avanti una imponente opera di disboscamento in favore delle coltivazioni agricole. Coltivazioni che ora si spingono fino quasi in prossimità della forra. L'eccessivo abbattimento degli alberi aumenta il rischio delle frane, degli smottamenti del terreno e modifica il contesto idrogeologico e emette a rischio frane il noto “Sentiero per San Romedio”, molto pubblicizzato dall’Apt, dagli enti territoriali e molto frequentato sia da turisti sia da residenti della Val di Non.

Il problema si pone sopratutto quando piove e l’acqua filtra all’interno di alcuni punti della passeggiata in questione e da alcuni punti di distanza si può osservare che sul costone roccioso della forra sono visibili delle chiazze scure, probabilmente dovute all’acqua che filtra dall’alto. “Viste le infiltrazioni d’ acqua ed il rischio di caduta massi – scrive la consigliera - sarebbe opportuno che il Servizio provinciale competente effettuasse uno studio idrogeologico approfondito per verificare soprattutto l'impatto che la trasformazione di uso del terreno sopra la forra ha causato e di rimando studiare le variazioni idrogeologiche che ne derivano”.

Ben sei i quesiti posti dall’interrogazione partendo dalla richiesta di accertare quali siano o possano essere gli effetti provocati dalla distruzione della vegetazione boschiva a favore della coltivazione. Coppola poi vuol anche sapere se per effettuare tali bonifiche agrarie nel territorio di Malgolo è stato variato il corso di sorgenti di acqua o torrenti e se la distanza dei campi più prossimi alla forra sia congrua o se la vicinanza influisca anch’essa, oltre al disboscamento, sulla sicurezza oltre ai pedoni che transitano nel tracciato sottostante. Lucia Coppola chiede infine alla Provincia di intervenire sui comuni di Sanzeno e Romeno competenti per il citato sentiero nella roccia per la sua messa in sicurezza visto anche il grande traffico di escursionisti che da Sanzeno, Museo retico, raggiungo l’eremo e di valutare l’inserimento di particolari vincoli nei piani regolatori sia per la tutela il paesaggio sia per prevenire effetti idrogeologici pregiudizievoli per l’incolumità pubblica.















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