È sempre Cles il comune più popoloso della valle
Nel 2018 sono stati raggiunti i 7.020 residenti. Ma non grazie al saldo naturale che è negativo: 59 nati contro 96 morti. La crescita è dovuta agli immigrati
CLES. Un anno fa il superamento seppure di poco della soglia “psicologica” dei 7.000 e adesso la conferma di un trend positivo lento ma continuo dei residenti nella borgata capoluogo della valle di Non. Ad inizio 2018 i clesiani certificati dall’anagrafe erano 7.009 (compresi 799 stranieri), numero che al 31 dicembre scorso era salito a quota 7.020 (di cui 821 stranieri) con una crescita in termini assoluti di 11 unità grazie soprattutto ai nuovi iscritti.
È negativo invece il saldo naturale. Nel 2018 infatti i nati sono stati 59 (22 maschietti e 39 femminucce) di cui 9 stranieri (4 maschi e 5 femmine). Dei 59 nati 48 hanno visto la luce all’ospedale Valli del Noce, 11 in strutture fuori del territorio comunale. Molti di più i morti, 96 (40 maschi e 58 donne) compresi 3 stranieri (1 maschio e 2 femmine) con un saldo naturale negativo di – 39 (- 18 maschi e – 21 femmine).
Di segno completamente diverso il saldo migratorio con 292 nuovi iscritti (128 maschi e 164 donne) e 242 cancellati (109 maschi e 133 donne) con un aumento di 50 nuovi clesiani (19 maschi e 31 donne). Dei nuovi iscritti all’anagrafe 105 sono gli stranieri (47 maschi e 58 femmine) in gran parte provenienti da altri comuni italiani (81) e 22 direttamente dall’estero, mentre in uscita gli stranieri sono stati 89 (44 maschi e 45 femmine) di cui 31 emigrati in altri comuni italiani, 12 verso l’estero e 24 per acquisizione della cittadinanza italiana. Numeri che, sommandosi, danno la consistenza totale anagrafica a quota 7.020 di cui 6.859 residenti in famiglie (3317 maschi e 3.542 donne) e 166 in convivenza (62 maschi e 1.014 donne). In totale le famiglie a Cles sono 3.056, le famiglie con solo componenti stranieri sono 367 e 292 quelle con almeno un membro straniero. All’anagrafe sono inoltre censite 11 convivenze con un totale di 166 persone (62 maschi e 104 femmine), 4 convivenze di fatto e nessuno risulta senza fissa dimora.
Cresce dunque il divario in termini assoluti con il comune di Predaia, decisamente secondo nella classifica di valle che ha chiuso il 2018 a quota 6.671 residenti. Uno solo in più dell’anno precedente ma con un saldo naturale (tra nati e morti) di ben 26 unità di cui 12 stranieri. Crescita naturale “penalizzata” dall’andamento migratorio verso altri comuni che in Predaia nel 2018 ha segnato 205 cancellazioni di residenti contro 189 nuove iscrizioni di censiti provenienti da altri comuni.
Tornando a Cles, nel 2018 i matrimoni celebrati sono stati 21 di cui solo 8 religiosi e 13 con rito civile. Dei 21 matrimoni celebrati 4 hanno visto uno dei due coniugi straniero. A proposito di stranieri, a Cles ci sono cittadini di ben 44 nazionalità diverse. I più numerosi sono i rumeni (344, di cui 142 maschi e 2012 femmine) seguiti a distanza dai marocchini (75, 35 maschi e 40 femmine), albanesi (61, 34 maschi e 27 femmine), macedoni (45, 21 maschi e 24 femmine), kosovari (31, 15 maschi e 16 femmine), moldavi (26, 8 maschi e 18 femmine), indiani (23, 14 maschi e 9 femmine) e bulgari (23 (13 maschi e 10 femmine). A Cles risiedono anche 17 cinesi, 2 giapponesi, 10 turchi, 1 siriano, 2 thailandese, 10 ucraini, 1 francese, 1 inglese, 1 austriaco, 3 tre tedeschi, 17 polacchi, 1 svizzero, 1 spagnolo, 1 svizzero, 2 pachistani, 8 nigeriani, 4 argentini, 9 boliviani, 13 equadoriani, 4 peruviani, 12 croati, 1 sloveno, 18 tunisini, 1 cubano, 1 brasiliano e 1 cileno.