Morte di Sigrid Gröber, davanti al gip Alexander Gruber non parla. La difesa conferma la versione dell’incidente
L’uomo è accusato di omicidio volontario. Possibile il ricorso al tribunale del riesame per farlo uscire dal carcere
L'AUTOPSIA. Massacrata con calci e pugni
LE INDAGINI. Gruber aveva già picchiato Sigrid
BOLZANO. Alexander Gruber è comparso stamattina davanti al giudice delle indagini preliminari Ivan Perathoner. L’uomo, accusato dell’omicidio volontario di Sigrid Gröber, la 39enne morta all’alba del 19 febbraio poco dopo il suo ricovero all'ospedale di Merano per le gravi lesioni riportate, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
L'avvocato difensore Enrico Lofoco ha dichiarato che l’uomo non aveva nulla da aggiungere rispetto a quanto finora sostenuto, cioè la morte della donna per cause accidentali: la sua caduta dalle scale esterne che conducono all'abitazione nella scuola alberghiera Kaiserhof di Merano, con l’uomo che sarebbe andato cercare aiuto in stazione prima e in un ostello della gioventù poi per fermare infine due passanti.
Sarà valutato nei prossimi giorni se presentare ricorso al tribunale del riesame: per la difesa infatti non sussiste il rischio di reiterazione del reato, trattandosi di un fatto ritenuto “isolato”, e andrebbe quindi liberato.