Mobilità sulle Dolomiti: Belluno, Trento e Bolzano commissionano uno studio all'Università di Padova
Lo spunto è offerto dalle Olimpiadi invernali del 2026, ma si punta a un progetto che guarda al lungo termine
TRENTO. I territori dolomitici delle province di Belluno, Bolzano e Trento connessi tra loro e con le loro "terre alte" attraverso una rete stradale e ferroviaria più integrata ed efficiente, con l'introduzione di zone a traffico limitato in quota e l'utilizzo di mezzo sostenibili. È questo l'obiettivo dello studio che Assoimprenditori Alto Adige, Confindustria Belluno Dolomiti e Confindustria Trento hanno commissionato all'Università di Padova e che oggi è stato presentato in conferenza stampa in contemporanea dalle sedi delle tre Associazioni.
"La valutazione dal punto di vista della sostenibilità, dell'efficienza dal punto di vista trasportistico, richiede un approfondimento dello studio. Richiede la conoscenza della domanda della mobilità, che è parzialmente nota e comunque non è riferibile all'intero contesto e ai periodi turistici che possono essere quelli di maggiori interesse. Abbiamo raccolto lo status quo per quanto riguarda l'offerta di mobilità attuale, ora dobbiamo lavorare sulla domanda di spostamento di persone e merci per poi poter fare le valutazioni circa gli effetti dei possibili interventi", spiega all'Ansa Riccardo Rossi, docente dell'Università di Padova che ha elaborato lo studio con il suo team.
Lo spunto è offerto dalle Olimpiadi invernali del 2026, che interesseranno i territori oggetto dello studio, ma l'orizzonte è più ampio e si punta a un progetto che guarda al lungo termine. "Quello che mi preme ribadire oggi è in primo luogo che il lavoro che siamo andati a intraprendere corrisponde a un atto di responsabilità. Di fronte alla necessità, evidenziata nel dibattito pubblico, di allestire un ambiente idoneo alle Olimpiadi in programma nel 2026, le nostre Associazioni si sono chieste se non fosse il caso di adottare un approccio di più ampio respiro, nel tempo e nello spazio", ha commentato il presidente di Confindustria Trento, Fausto Manzana. "La collaborazione con le Associazioni di Trento e di Bolzano è importante perché per trattare la questione è necessario un approccio integrato fra territori contermini, uno sforzo condiviso di programmazione", ha detto Maria Lorraine Berton, presidente di Confindustria Belluno Dolomiti.
"Abbiamo la fortuna di vivere e lavorare in un territorio in cui il resto del mondo sogna di fare le vacanze. Questa bellezza va preservata, ma allo stesso tempo abbiamo bisogno di collegamenti moderni ed efficienti e di un sistema di mobilità sostenibile che garantisca competitività al nostro territorio", ha detto Heiner Oberrauch, presidente di Assoimprenditori Alto Adige.