Politica

Minoranze: “Notizie preoccupanti sull’assegno unico provinciale”

“La Giunta non vuole indicizzare l'Icef per l'accesso all'assegno unico provinciale. È inoltre in arrivo una delibera per l'indicizzazione delle quote dell'Aup, l'Assegno unico provinciale, ma con aumenti insufficienti”. Lo dicono i consiglieri provinciali di minoranza Zanella e Parolari (Pd) e Maule (Campobase)



TRENTO. La Giunta provinciale non ha nessuna intenzione di indicizzare l'Icef per l'accesso all'assegno unico provinciale, il che determina un restringimento della platea dei beneficiari. È inoltre in arrivo una delibera per l'indicizzazione delle quote dell'Aup, l'Assegno unico provinciale, ma con aumenti del tutto insufficienti. Lo dicono i consiglieri provinciali di minoranza Paolo Zanella e Francesca Parolari (Pd del Trentino) e Chiara Maule (Campobase), che in quarta Commissione hanno discusso per un parere sulla delibera di Giunta che raccorda la quota A dell'Aup con l'Assegno di inclusione, misura che a livello nazionale ha sostituito il reddito di cittadinanza.

Si parla di aumenti "uguali a quelli già in essere lo scorso anno: il 4% in più per la quota A e B1 e il 6% in più per la quota B3. Nessun aumento quindi rispetto al 2023 e aumenti minimi rispetto al 2022. Se si calcola che l'inflazione del triennio 2021-2023 in Trentino è stata del 15,7% significa erogare un sostegno del tutto insufficiente rispetto al costo della vita", scrivono i consiglieri in una nota.

"Per finire, alla domanda sul raccordo con il "Supporto per la formazione e il lavoro" (l'altra misura nazionale per chi è in povertà, ma in grado di lavorare e non ha minori, disabili o ultrasessantenni nel nucleo familiare) si apprende che la misura si somma all'eventuale AUP, ma concorre a fare reddito per il calcolo dell'ICEF. Quindi una misura di sostegno alla povertà (350 euro al mese) che rischia di escludere da benefit più importanti come l'AUP o altre provvidenze e servizi. Una presa in giro", scrivono ancora i consiglieri.

"Questo è il modo in cui la Giunta affronta il tema della povertà: raccorda il tutto - malamente - alle misure nazionali solo per risparmiare 5 milioni di euro", concludono i consiglieri. 













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