Metalmeccanici delle aziende artigiane, arriva l’aumento
Con la busta paga di gennaio 70 euro, da aprile 46 euro. In Trentino prevista anche l'indennità integrativa provinciale
TRENTO. I lavoratori del settore dell'artigianato metalmeccanico troveranno nella busta paga una nuova voce, denominata Acconto futuri aumenti contrattuali (Afac), con un aumento di 70 euro per il mese di gennaio e altri 46 euro da aprile. Il riconoscimento, informano in una nota Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil del Trentino, rappresenta un acconto degli aumenti salariali stabiliti a livello nazionale, che decorrono da dicembre scorso e si sommano con la seconda tranche di aumento del contratto integrativo provinciale.
Grazie all'aumento, che si aggiunge a quello scattato da febbraio 2023, oggi l'Indennità integrativa provinciale, la quota di salario in più rispetto al contratto nazionale stabilito a livello trentino, arriva a circa 153 euro per il quarto livello.
"Finalmente anche i lavoratori metalmeccanici del settore artigiano vedono un incremento tangibile alla loro retribuzioni, frutto del lavoro di contrattazione portato avanti sia a livello nazionale sia in Trentino. Dopo due anni, il 2022 e il 2023, nel quale le famiglie hanno visto impennarsi il costo del carrello della spesa e delle rate dei mutui, questi incrementi rappresentano almeno un parziale ristoro, che in Trentino è reso ancor più rotondo dalla concomitanza con l'incremento dell'indennità provinciale, decisa a febbraio dello scorso anno con l'accordo firmato da Fim, Fiom e Uilm con l'Associazione Artigiani del Trentino", affermano i segretari generali di Fiom-Cgil, Fim-Cisl e Uilm-Uil del Trentino.