Mele, produzione in calo in Trentino: colpa di gelate e grandinate
Si prevede un meno 7%. In Alto Adige invece segno positivo: più 5%
TRENTO. La produzione di mele in Europa secondo Prognosfruit quest’anno sarà in aumento sul 2020: 11 milioni 735 mila tonnellate contro i 10 milioni e 711 mila del 2020, con un incremento del 10% rispetto allo scorso anno, ma in linea (1%) con la media dei tre anni precedenti.
Gli incrementi maggiori si registrano in Polonia- che è il più grande produttore europeo che quest’anno tornerà a superare i 4 4 milioni di tonnellate - ma anche Francia, Germania e Spagna vedono la loro produzione in aumento come il Belgio, l’Ungheria e Portogallo che vanno a bilanciare i forti cali produttivi che si prevedono in Danimarca, Grecia, Paesi Baltici, Slovenia e Svezia.
Un altro dato che accomuna tutti è quello della pezzatura, come il Trentino aveva anticipato: il calibro delle mele in prossimità dell’inizio dei raccolti è generalmente più piccolo del solito ed anche i tempi di raccolta si prevede che slitteranno di una settimana.
Ad esempio i soci della S.F.T. sono invitati a raccogliere le prime Gala su piante piccole il 13 agosto, mentre per il resto della produzione si andrà verso metà della prossima settimana. Per quanto riguarda la produzione trentina viene confermato il dato che era stato stimato un paio di settimane fa, ossia un calo produttivo di circa il 7% mentre l’Alto Adige torna a crescere del 5%. Nel resto d’Italia la produzione è prevista in calo del 4%. Saranno pertanto prodotte poco più di 2 milioni di tonnellate di mele. Le cause sono le gelate primaverili, ma anche le grandinate che hanno colpito diverse zone anche del Trentino, dalla Valle di Non alla Valsugana a alla zona di Trento Nord, prosegue Forti.
Un dato interessante che rivela anche Assomela, è quello che le prospettive di mercato sono molto interessanti, anche se non al livello delle ultime annate. I magazzini sono vuoti e questo è molto positivo - afferma Riccardo Forti presidente S.F.T. - questo ha fatto si che i primi prezzi offerti dai privati per le prime partite di Gala che si stanno lavorando siano molto interessanti.
Un altro dato che emerge molto interessante è quello che l’Italia si conferma il primo produttore europeo di mele biologiche. Allora tutto bene? No, secondo gli esperti vi sono problemi che potrebbero compromettere la qualità come la cimice asiatica. La quantità della produzione destinata al mercato fresco viste le molte grandinate sia in Italia che all’estero, si dovrebbe attestare sul milione e 700 mila tonnellate.
La Golden Delicious dopo il calo del 2020 si riporta a 2.120.000 tonnellate, con una crescita dell’8%, rispetto al 2020, ma resta comunque lontana dagli anni 2015, 2016 e 2018. Continua a crescere la Gala per la quale è previsto un record di produzione pari a 1.563.000 tonnellate, più 8%. Una riduzione è prevista per la Red Delicious del 3%, in diminuzione anche la Granny e la Cripps Pink meno 12%.