Mattarella ai volontari: «Siete campioni di umanità. Prendiamoci cura degli altri»
Ovazione al palazzetto per il presidente della Repubblica che parla di accoglienza e inclusione. Ricorda Antonio Megalizzi, ucciso dal fanatismo integralista, e fa gli auguri a Trento: «Vi aspetta un anno di opportunità»
IL SINDACO. "Prendersi cura dà una direzione e rende più felici"
L'APPLAUSO PER IL PRESIDENTE. Accolto da un palazzetto gremito
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TRENTO. Se ne va insieme alla figlia Laura, stringendo le mani ai volontari. Esce dal palazzetto ricoperto da applausi scroscianti Sergio Mattarella, venuto a Trento oggi (3 febbraio) per inaugurare l’anno di capitale europea del volontariato.
Davanti ai 1200 volontari arrivati al palazzetto dello sport per ascoltarlo, a centinaia di studenti e di autorità, il presidente della Repubblica tiene un discorso che è emotivo ma anche molto politico.
«I volontari sono campioni di umanità», ripete. Il capo dello Stato parla di «cultura della cura» che è «sempre più complessa». «Cura significa capacità di includere chi è ai margini, sostenibilità ambientale, dare una mano a chi non ce la fa perché possa riprendere il cammino. Fare il proprio dovere».
«Il volontariato – ha detto è risorsa preziosa di una società. L’Italia ne è ricca. Volontari che portano sollievo negli ospedali, che danno forza alla protezione civile, che valorizzano il patrimonio culturale, che portano soccorso, che distribuiscono cibo e medicinali a chi non ne ha, che assistono le famiglie povere, che si dedicano ai bambini, che si impegnano al recupero scolastico, che provano a costruire ponti dove ci sarebbero altrimenti solo macerie esistenziali. Volontari che si dedicano ai profughi, sono persone che danno fiducia. Sono persone amiche che rimarginano ferite per restituire a ciascuno la propria umanità».
«Grazie ai volontari ci sentiamo più comunità. Il volontariato esprime una visione del mondo, I care, mi riguarda, di don Milani e Martin Luther King, che pone in primo piano il diritto della persona ad essere parte attiva della comunità».
Per Mattarella «le azioni dei volontari ci parlano di pace». «Mai avremmo pensato di ripiombare nelle atrocità della guerra vicino a noi». E ricorda che «l’Europa è espressione di solidarietà, lo è stata tra i nemici delle due Guerre mondiali, non a caso con un protagonista di Trento, Alcide De Gasperi. Valori rilanciati dopo la caduta del muro di Berlino».
Cita Antonio Megalizzi, «ucciso dal fanatismo integralista», Megalizzi «che dell’Europa aveva fatto la sua vocazione».
«Vi aspetta un anno di opportunità. Essere capitale è una grande occasione di incontro, l’opportunità di mettere in rilievo buone pratiche. Che l’energia dei volontari sia contagiosa», è l’augurio di Mattarella.