la tragedia

Marmolada: continuano le ricerche dell'ultimo disperso, domani i primi risultati dai Ris

Le vittime accertate al momento sono dieci, di cui sei identificate (foto Ansa)


Lorenzo Basso


CANAZEI. Proseguono le ricerche sul campo e le analisi scientifiche dopo il disastro della Marmolada. La speranza degli investigatori e degli operatori è di riuscire a identificare nel più breve tempo possibile le vittime che ancora non hanno un nome - attraverso le analisi sui resti rinvenuti e ai raffronti dei campioni di dna prelevati dal Ris di Parma - e di trovare l'ultima persona che risulta dispersa.

Le vittime accertate al momento sono dieci, di cui sei identificate. Si tratta dei tre escursionisti originari del Veneto (Filippo Bari, Paolo Dani e Tommaso Carollo), dell'alpinista trentina (Liliana Bertoldi), e dei due turisti della Repubblica Ceca (Pavel Dana e Martin Ouda). Nelle ultime ore gli operatori di soccorso e delle forze dell'ordine si sono concentrate sull'individuazione di nuovi elementi che permettano di dare un nome ai resti non ancora identificati. "Sui numeri non ci sono novità rispetto a ieri: il Ris di Parma sta lavorando con impegno su tutto il materiale di cui dispone. Stiamo quindi attendendo le loro analisi", ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti.

Alcuni importanti elementi si sono aggiunti a quelli dei giorni scorsi grazie a una nuova operazione di terra sull'area interessata dalla colata di fango, ghiaccio e roccia, che ha permesso il ritrovamento di resti organici e di attrezzatura tecnica appartenuta presumibilmente alle vittime. L'intervento è stato condotto da una squadra interforze composta da 14 persone, con due unità cinofile. Durante la notte le temperature sul ghiacciaio sono scese sotto lo zero, consolidando il ghiaccio e permettendo di estendere l'arco temporale dell'intervento.

Dai dati forniti dal coordinatore della squadra, Paolo Borgonovo, ispettore del Centro addestramento alpino della polizia di Moena, la ricognizione, ritenuta "proficua", si è svolta ad un'altitudine compresa tra i 2.500 e i 2.800 metri, comprendendo anche un'area non interessata da precedenti ricerche.

Le operazioni di ricerca, sia a terra, sia con l'impiego di droni, continueranno anche domani e nei prossimi giorni. Il "caso" della Marmolada sta suscitando interesse nella comunità scientifica. A quanto riferito da Mauro Gaddo, di Meteotrentino, in questo giorni l'ente è stato contattato da tutti gli enti di ricerca italiani che si occupano di ghiacciai. "Essendo in presenza di un evento raro, il mondo accademico vuole capire e studiare. Credo che questo sia positivo per tutti", ha affermato Gaddo. Domani è stata proclamata una giornata di lutto cittadino in tutto il Comun general di Fascia, che comprende anche Canazei.

Nella chiesa parrocchiale di Canazei, alle ore 18, è prevista la celebrazione a suffragio delle vittime concelebrata dall'arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, dal vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, e dal parroco Mario Bravin, che in questi giorni è stato impegnato anche nell'attività di supporto alle operazioni in corso in qualità di vice ispettore distrettuale del corpo dei vigili del fuoco volontari del Trentino. Gli esercizi pubblici e le attività produttive della zona sono state invitate ad abbassare le serrande tra le 18 e le 18.10. La montagna è stata oggi teatro di un altro incidente mortale, avvenuto in Alta Valle Spluga, in provincia di Sondrio, dove un escursionista è precipitato per un centinaio di metri da un sentiero all'Alpe Angeloga, a circa 2.200 metri di altitudine, nel territorio del Comune di Campodolcino. Sulle Dolomiti agordine, in provincia di Belluno, si è invece registrato il crollo di un pilastro della Moiazza, che è precipitato a valle nella zona Forcella del Camp. Nessuno è rimasto ferito.













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