Mara Cagol fra le “33 trentine”, Urzì chiede di ritirare il libro
Il libro è della commissione pari opportunità trentina. Alla brigatista è dedicata l’ultima scheda: “Abbiamo scelto di riportare anche questa biografia – si legge nel volume – per sottolineare che la forza delle donne può anche essere distruttiva se non è ispirata a valori quali la convivenza pacifica e la non violenza”.
BOLZANO. Il coordinatore regionale di Fratelli d'Italia e consigliere regionale Alessandro Urzì chiede il ritiro del volume "33 trentine", edito dalla Commissione pari opportunità provinciale trentina.
"L'inclusione nel libro fra le donne da ricordare di Mara Cagol, fondatrice delle Brigate rosse, alla vigilia della giornata dedicata alle vittime del terrorismo, nella data dell'omicidio di Aldo Moro (e Peppino Impastato) - afferma Urzì - costituisce una offesa a tutte le donne che con la loro tenacia, il loro sacrificio, la loro passione, la loro intelligenza si sono meritate gli onori delle cronache e della vita".
"Mara Cagol - sottolinea Urzì - è un esempio negativo, una criminale morta in un conflitto a fuoco contro i carabinieri, la degradazione dell'umanità che pensa di conquistare scorciatoie con la violenza sino alle estreme conseguenze".
Ma di cosa tratta la pubblicazione? Eccone quindi la presentazione. “Gesa Antraque, chi era? E Margarete Graefin von Tirol chi fu, perché è rimasta memorabile? Questi e altri trentuno interrogativi troveranno risposta sfogliando, guardando e leggendo il volume illustrato “33 trentine”, che profuma ancora di inchiostro per iniziativa della Commissione provinciale Pari Opportunità tra donna e uomo.
Libro che è stato scritto e congegnato per interessare in particolare gli studenti di scuola media, “complice” il tratto felice di Michela Nanut, l’illustratrice trentina che ha accompagnato i testi con grandi, colorati ed evocativi disegni, utili anche come spunto per la didattica in classe sulle pagine della storia chiamate in causa attraverso i secoli.
Le biografie del libro – da Margherita Boninsegna che visse nel XIII secolo, fino a Paola de Manincor, scomparsa appena dieci anni fa - sono dedicate a donne importanti nelle arti, nelle scienze e nella società, nate in Trentino o che hanno attraversato nei secoli la nostra provincia.
Un’ultima scheda è dedicata alla drammatica figura di Mara Cagol (nella foto con Renato Curcio), la brigatista morta in conflitto a fuoco nel ‘75: “Abbiamo scelto di riportare anche questa biografia – si legge nel volume – per sottolineare che la forza delle donne può anche essere distruttiva se non è ispirata a valori quali la convivenza pacifica e la non violenza”.
Il lavoro di scavo storico è stato di Giorgia Decarli e del Centro studi interdisciplinari di Genere – Dipartimento di Sociologia e Ricerca sociale dell'Università di Trento (coordinamento: Barbara Poggio).