TRENTO. L’abbiamo già detto e torniamo a ripeterlo: gestire e organizzare le linee degli autobus, sia cittadine che provinciali, non è affatto semplice, soprattutto in un periodo così complesso come quello attuale in cui le regole legate al Covid, a iniziare dal Green Pass, sono cambiate molto negli ultimi mesi.

In questo senso l’obiettivo di “Dillo al Trentino” non è quello di gettare nuove croci addosso a una situazione complessa, ma quella di portare all’attenzione di chi deve decidere (come Trentino Trasporti e l’assessorato provinciale competente) le diverse esigenze degli utenti per vedere se si riescono a cambiare le cose.

Negli ultimi tempi ce ne siamo occupati più volte: dal problema delle soppressioni improvvise, a quello del centro vaccinale San Vincenzo che dovrebbe avere una fermata apposita, fino ai problemi legati alle poche corse nel fine settimana, con una platea di utenti-lavoratori che sono costretti a lavorare nel weekend in continua crescita. 

Questa volta le segnalazioni arrivate via mail a dilloaltrentino@giornaletrentino.it riguardano altre due tematiche molto sentite e in continua evoluzione: le corse serali degli autobus  in una città che è sempre più a misura universitaria e il divieto di poter salire sulle corse extraurbane con il monopattino elettrico.

LA MAPPA INTERATTIVA DELLE SEGNALAZIONI

La prima segnalazione è quella di Giovanni: «Buongiorno, porto alla vostra attenzione la scarsità di autobus in orari serali, soprattutto nel weekend.

Penso che una città universitaria come Trento debba  necessariamente avere una adeguata rete di mezzi pubblici: é fondamentale per facilitare una transizione green sempre più impellente, ma anche per far girare l'economia trentina non deve essere fatta passare in secondo piano (basti pensare a ristoranti, bar, negozi o anche solo i mercatini appena aperti).

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Grazie mille per il vostro tempo e vi auguro una buona serata», conclude Giovanni.

La seconda segnalazione arriva da Damiano: «Buongiorno, purtroppo con la riduzione dei treni della Valsugana e l’avvento degli autobus sostitutivi, mi trovo più in difficoltà a portare con me il monopattino, in quanto vietato.

A volte infatti mi sarebbe comodo se devo spostarmi in città per delle commissioni post-lavoro. Anche a me è stato risposto che è una questione di sicurezza vista la presenza della batteria», conclude Damiano. 

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