Vezzano, piace il progetto “AccogliAmo”
VEZZANO. Un folto pubblico ha partecipato, nei giorni scorsi, a Vezzano, alla serata di sensibilizzazione all’accoglienza familiare “AccogliAmo”, proposta dalla Comunità Murialdo, dalla Comunità...
VEZZANO. Un folto pubblico ha partecipato, nei giorni scorsi, a Vezzano, alla serata di sensibilizzazione all’accoglienza familiare “AccogliAmo”, proposta dalla Comunità Murialdo, dalla Comunità della Valle dei Laghi, dal Distretto famiglia Valle dei Laghi. Umberto Schettino di Comunità Murialdo ha presentato l’impegno della stessa nell’accoglienza, nell’educazione e formazione di bambini e ragazzi e nel sostegno delle loro famiglie, perseguendo l’obiettivo di creare una rete di famiglie solidali tra loro e reti di accoglienza a vari livelli. Il progetto “AccogliAmo” è finalizzato a promuovere la partecipazione di gruppi, associazioni, famiglie e singole persone della comunità per l’accoglienza di minori e delle loro famiglie.
L’accoglienza familiare è un intervento preventivo rivolto soprattutto a madri o padri soli, che non hanno una rete familiare di sostegno e a bambini stranieri e italiani che manifestano fragilità in ambito socio-scolastico. L’affidamento familiare è invece un intervento di supporto e di aiuto per bambini e ragazzi che provengono da situazioni familiari con difficoltà tali da pregiudicare, in parte o totalmente, la capacità dei genitori di occuparsene in modo adeguato.
All’inizio dell’incontro è stato evidenziato il lavoro del Distretto famiglia Valle dei Laghi nel progetto “We care: la comunità si prende cura della famiglia”. In collaborazione con la Comunità della Valle dei Laghi (ente capofila), Comunità Murialdo, Comuni della vallata, Istituto Comprensivo Valle dei Laghi - Dro, sono in fase realizzativa: l’anticipo e il posticipo scolastico nelle scuole primarie, lo spazio compiti, il percorso formativo per genitori, insegnanti ed educatori, il progetto accoglienza, la consulenza pedagogica.
Il progetto “AccogliAmo” prenderà il via nel periodo aprile-maggio 2018 con tre focus group di due ore ciascuno, condotti da un facilitatore, che si propongono di “saper vedere la situazione dell’accoglienza, pensare le risposte più adeguate, agire in modo proficuo nell’accogliere e nell’educare”. Nel prossimo autunno sono programmate serate specifiche di formazione sull’accoglienza di minori. Nella primavera del 2019 l’obiettivo sarà quello di sperimentare l’accoglienza familiare.
Saranno importanti per favorire un inserimento positivo del minore: il sostegno reciproco nella quotidianità nel nucleo familiare, fare esperienza di buon vicinato, realizzare momenti conviviali in amicizia e di confronto tra famiglie, un valido supporto per lo spazio compiti, per l’attività sportiva. Di grande interesse è stata la presentazione delle esperienze delle famiglie accoglienti, ricche di problematiche, ma anche di gioie. (e.z.)