Un boato, poi la scarica di massi 

Paura a Mezzocorona. Investite le abitazioni di Maso Nuovo. In un caso è stato danneggiato il tetto. Danni molto seri anche per tre vetture parcheggiate sotto il monte. Quattro famiglie hanno trascorso la notte fuori casa. Dopo l’ispezione del geologo provinciale sono potute rientrare


MARCO WEBER


Mezzocorona. Erano passate da poco le sei del pomeriggio di mercoledì, quando sulle case di Maso Nuovo, frazione di Mezzocorona proprio sotto il monte, è caduta come una pioggia di sassi. Prima come una pioggerellina leggera, poi una tempesta di sassi grandi e pesanti che si sono staccati dal fianco della montagna nello stesso punto in cui c’erano stati altri distacchi in gennaio. I residenti hanno parlato di un grosso boato con le case che tremavano. I sassi sono finiti sull’ultima casa della frazione, quella più vicina alla montagna, danneggiandone il tetto in più punti, e poi hanno raggiunto anche le case vicine. Anche tre auto sono state danneggiate in maniera piuttosto grave. Per fortuna non ci sono stati feriti. Ma lo spavento per chi ha sentito quella gragnuola di colpi sul tetto e sulle pareti di casa è stato tanto. I vigili del fuoco volontari sono intervenuti subito, con loro anche la Croce rossa e i tecnici della Provincia. Visto che con il buio non era possibile stabilire immediatamente la gravità dello smottamento è stata decisa l’evacuazione delle cinque famiglie che abitano nelle tre case più a ridosso della parete rocciosa. In tutto sono state evacuate una ventina di persone. Molti hanno trovato ospitalità presso amici e parenti, sempre nella zona di Mezzocorona. Sette persone, invece, sono state ospitate nella caserma dei vigili del fuoco volontari del paese che hanno allestito un ricovero per la notte e hanno provveduto alla cena anche grazie alla Croce Rossa. L’intervento è stato tempestivo e molto organizzato e ha permesso di trovare a tutti gli evacuati una sistemazione.

Ieri mattina, poi, il geologo e i tecnici della Provincia hanno provveduto a un sopralluogo. Al termine è stato deciso di permettere alle famiglie di rientrare in casa perché si è ritenuto che non ci fosse un pericolo immediato. Certo, la parete resta sorvegliata speciale dal momento che già lo scorso gennaio c’erano stati distacchi di rocce che, per fortuna, in quell’occasione non avevano raggiunto le case. La Provincia già sta pianificando lavori di messa in sicurezza della parete, per quanto sia molto difficile controllare il luogo in cui ci sono stati i distacchi che è molto esposto. Gli abitanti della frazione spiegano che non si era mai verificato prima quello che è accaduto l’altra sera. Parlano di boati e di massi che hanno danneggiato in maniera seria soprattutto il tetto di una delle case che è stato bucato in quattro punti. Anche le tre auto parcheggiate davanti a casa sono state danneggiate in maniera abbastanza grave. Una pietra ha sfondato il parabrezza di un’auto e altre hanno colpito le altre vetture sulle fiancate.

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