Tigli da salvare: «Impariamo da altre città» 

Mezzolombardo, la serata organizzata dal comitato disertata dalla giunta. «Girardi è sprezzante»


di Anna Tava


MEZZOLOMBARDO. «Il lavoro della commissione, costituita con l’avvallo della Provincia per trovare soluzioni alternative al taglio dei 65 tigli, è stata completamente disatteso dalla giunta comunale» ha esordito Elisabetta Foradori, del comitato “Sotto i tigli”, davanti a un pubblico di circa 40 persone, riunitosi venerdì in sala civica per affrontare la questione del previsto abbattimento dei tigli rimasti, ora 52, per essere sostituiti con sole 20-23 piante più piccole.

L’assenza di rappresentanti dell’amministrazione comunale ha messo in luce la difficoltà al confronto, auspicato dall’assessore Mauro Gilmozzi. «L’atteggiamento del sindaco Christian Girardi è risultato essere poco limpido e sprezzante, mentre i tecnici della Provincia hanno dimostrato massima disponibilità» hanno sostenuto i periti di parte Sandro Castelli e Paola Spagnoli, che hanno presentato le due ipotesi emerse dal lavoro svolto nella commissione. Mostrando alcune foto di altre città e ragionando sulla larghezza di strada e marciapiedi, hanno spiegato che si salverebbero gran parte dei tigli: con un lieve innalzamento del manto stradale e un restringimento dei marciapiedi si darebbe più spazio agli alberi, che andrebbero circondati da materiali traspiranti, cosa che garantirebbe anche il benessere della pianta. Il progetto preliminare per i futuri interventi in via Degasperi prevede un ridimensionamento della carreggiata e ciò favorirebbe la possibilità ipotizzata di sistemazione dello spazio intorno alle piante; pare possibile anche aggiungere altri alberi laddove c’erano prima.

Riguardo alla Lidl e al blitz con cui sono state fatte sparire 13 piante, i relatori hanno messo in dubbio la correttezza procedurale dell’intervento sottolineando che, essendo le piante sul confine della proprietà privata e invadendola con le radici, il Comune avrebbe potuto prendere posizione sul progetto del parcheggio sotterraneo per tutelare le piante, ma ciò ovviamente non è accaduto. Rispetto alla sicurezza è stato ribadito come in 5 anni ci sia stata solo una denuncia riferita al terreno sconnesso intorno ai tigli e non si sa ancora come si sia conclusa. Le proposte espresse nella serata hanno trovato il favore del pubblico, formato però in gran parte da persone già sensibili al problema, mentre mancava chi ha opinioni contrarie o non ancora chiare.

«Rimane ora da decidere come andare avanti: da una parte c’è l’accordo sulle norme concordate in commissione, con le due proposte di progetto illustrate, dall’altra un’amministrazione comunale chiusa al confronto e che pare ora scaricare sulla Provincia ogni responsabilità» ha dichiarato infine Foradori, avvilita per i molti mesi di lavoro e denaro inutilmente spesi e convinta che ora molti cittadini abbiano sfiducia verso l’operare della giunta. «La mia esperienza nei numerosi viaggi di lavoro conferma come in tutte le città si cerchi di salvare gli antichi alberi, che sono ben più preziosi degli alberelli con cui verrebbero sostituiti. La legge tutela i beni naturali e vogliamo che i nostri tigli siano considerati in quest’ottica» conclude sperando ancora in qualche risvolto positivo.















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