Tigli a Mezzolombardo chiesto il referendum 

Il Comitato ha depositato il quesito in Comune, l’obiettivo è salvare gli alberi Ora andranno raccolte 500 firme: «Dalla giunta solo un muro, era inevitabile»


di Anna Tava


MEZZOLOMBARDO. Il Comitato “Sotto i tigli” ha depositato venerdì in Comune il quesito per un referendum, avviando in tal modo la procedura per chiamare i cittadini ad esprimersi sul taglio dei tigli lungo via Degasperi. Questa la domanda, scritta e sottofirmata da 56 cittadini: «Sei favorevole al rifacimento ed alla messa in sicurezza dei marciapiedi di via Degasperi, conservandone le alberature?». L’Amministrazione comunale ha ora 60 giorni per rispondere riguardo al quesito come posto, vale a dire è se sia stato formulato in modo neutro e corretto, cioè non tendenzioso e chiaro. Dopo di che, a fronte di accettazione da parte del Comune, i promotori dovrebbero raccogliere le 500 firme necessarie per avviare il meccanismo del referendum popolare.

«Siamo pronti a fare gazebo per la raccolta firme, momenti illustrativi e tutto quanto servirà», spiega Luca Amadio, primo firmatario della richiesta di referendum consultivo, che afferma esssere stato presentato secondo le procedure del Regolamento comunale. «Dopo due anni e mezzo di incontri, mediazioni, accordi presi in presenza di funzionari della Provincia e tecnici di entrambe le parti - aggiunge - dopo essere arrivati a condividere alcune posizioni, accettando la riduzione del numeri di piante da salvare, dopo il blitz del taglio degli alberi davanti al supermercato Lidl, dopo aver speso energie e denaro di privati che vogliono solo salvaguardare l’ambiente naturale, non ci restava che questo passo, che la legge prevede e che, a fronte di una vittoria dei sì, porrà un obbligo a questa giunta che è ormai rigida come un muro sulle proprie decisioni».

Così il portavoce del Comitato, che dunque appare decisamente battagliero, oltre che sicuro di ottenere una consultazione popolare. Nell’ambito delle forme di partecipazione dei cittadini alla vita amministrativa, lo Statuto comunale prevede infatti la possibilità di indire referendum consultivi su argomenti di interesse esclusivamente locale e la validità del risultato si ottiene poi con la partecipazione della maggioranza degli elettori. I componenti del Comitato “Sotto i tigli” insomma non demordono. E la popolazione, se coinvolta, come si esprimerà?

©RIPRODUZIONE RISERVATA













Scuola & Ricerca

In primo piano