Suoni e suggestioni nel nuovo giardino del Parco a Sarnacli 

Andalo, spesa di 150 mila euro finanziata dalla Provincia L’assessore Bottamedi: «Primo percorso didattico in quota»



ANDALO. Con una spesa di poco meno di 150 mila euro finanziati per il 90% dalla Provincia la zona del Pian di Sarnacli ad Andalo (a circa 1 chilometro dal paese), un’area verde protetta tra prati e boschi diventerà, opportunamente attrezzata, la porta d’ingresso orientale del Parco Naturale Adamello-Brenta che nei prossimi mesi promuoverà le gare d’appalto. Il pianoro - a 1123 metri di quota, alle pendici del Piz Galin, con vista sulla Paganella - ospiterà un percorso didattico (il cui inizio sarà contrassegnato da un grande portale in larice) che si estenderà per circa 1 ettaro e mezzo secondo i dettami del progetto redatto dall’architetto Andrea Miserocchi dello studio rivano Minove in collaborazione con il parco e gli uffici comunali. Il percorso sarà caratterizzato da postazioni che proporranno “giochi” interattivi ma anche simulazioni della realtà che coinvolgeranno i camminatori. Il progetto è stato approvato sia dal Comune che dall’ente parco.

«Si tratta della prima installazione del parco qui ad Andalo», sottolinea Alex Bottamedi, assessore municipale alle foreste. Che prosegue: «Da tempo l’altopiano chiedeva una presenza più tangibile dell’area protetta. Dopo l’esperienza, positiva, del sentiero di Sciury, in cui il Parco ha fornito i contenuti scientifici dell’opera realizzata dalle Funivie Molveno Pradel, questo progetto è stato proposto da noi, come Comune. A breve posso dire che sono in programma altre collaborazioni, ad esempio per l’InfoParco che quest’estate sarà allestito nella casetta del Comune in piazza Dolomiti e per la sede dell’ufficio didattica del parco che da Spormaggiore si sposterà proprio al Pian di Sarnacli, grazie ad un accordo tra i sindaci».

All’inizio del percorso sarà allestito un sentiero lungo circa 30 metri da percorrere a piedi nudi camminando su diversi materiali naturali, dalle cortecce alle foglie, dai sassolini alle pigne. Si proseguirà quindi verso Selvapiana per riconoscere le orme dell’orso, salendo poi alla Montanara per sentire i profumi tipici del bosco emanati da essenze inserite in sei “casette”. L’habitat della marmotta potrà essere indagato nella prateria alpina di malga Spora mentre l’arrampicata sportiva provata nella salita, guidata in sicurezza da una struttura, verso il Piz Galin. Il progetto prevede diverse altre esperienze a contatto con la natura tra salite, ferrate, scalette, passerelle e “piramidi” di corda.

«Il percorso – afferma l’assessore Bottamedi – è concepito sia come elemento di richiamo e di attrazione sia come spazio dove svolgere specifiche attività educative, di animazione culturale e didattica. Come una sorta di mappa ogni postazione rappresenterà uno dei punti più noti e importanti che si possono raggiungere con un’escursione di una giornata partendo da Andalo. Una parte delle attività sarà praticabile anche da persone con capacità motorie o percettive limitate. Il percorso sarà sempre aperto e frequentabile liberamente». (pa.pi.)













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