Stazione forestale in mezzo ai boschi della Paganella 

Inaugurata ieri, è un edificio di legno sulla strada molto  battuta da escursionisti che porta alla Tana dell’Ermellino 



PAGANELLA. A Priori di Cavedago, in una zona boscata che anticipa l'ingresso nell'abitato di Andalo, c’è la nuova Stazione forestale della Paganella. La stazione, inaugurata ieri, è un edificio in legno che bene si colloca in un contesto turistico di grande passaggio escursionistico, che conduce all'area ricreativa della "Tana dell'Ermellino". Con essa si inaugura un nuovo modello delle sedi forestali: meno "ufficio" in sedi urbane e più presidio multifunzionale inserito nel contesto ambientale di riferimento. Una tendenza che interpreta l'evoluzione del ruolo stesso del forestale, figura oggi chiamata ad assolvere non solo i compiti istituzionali propri del Corpo ma anche e sempre più spesso funzioni informative per l'utenza esterna e di ordine pubblico.

Al taglio del nastro sono intervenuti, con l'assessore alle foreste Michele Dallapiccola, gli amministratori locali, il consigliere Walter Viola in rappresentanza del consiglio provinciale ed i responsabili del Servizio foreste e fauna guidato da Maurizio Zanin. Il territorio della stazione della Paganella comprende tutti i comuni dell'omonimo altipiano (Andalo, Cavedago, Fai della Paganella, Molveno e Spormaggiore). La superficie totale di questa stazione è di 5.876 ettari, dei quali 4.770 boscati. I pascoli alpini si sviluppano invece per circa 700 ettari. Da questi boschi per la maggior parte di conifere ogni anno, ha spiegato Dario Bitussi, direttore dell'Ufficio distrettuale forestale di Trento «i piani di gestione forestale aziendali di cui i comuni sono dotati per raggiungere gli obbiettivi della gestione sostenibile pianificano un taglio di 8.900 metri cubi». Circa 120 sono i metri cubi di legname, in prevalenza abete e larice, impiegati per realizzare l'edificio della nuova stazione forestale, ultimato nel dicembre scorso ed ora completato anche nelle sue pertinenze esterne grazie agli ultimi interventi di sistemazione effettuati dagli operai forestali. Nelle mansioni della stazione forestale assolve anche la vigilanza della fauna selvatica, i censimenti di tetraonidi ed ungulati e il controllo e gestione dei grandi carnivori presenti sull'altopiano, in particolare dell’orso, che da questa area, unica nelle Alpi, non è mai scomparso. Nel corso del 2017 la stazione della Paganella, a cui fanno riferimento tre forestali ed un comandante, ha totalizzato più di 6.000 ore di lavoro comprensive di servizi ordinari, festivi e notturni.















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