“Retrospettive” racconta gli eventi del 1° conflitto

Valle dei laghi. E’ in distribuzione a tutte le famiglie della valle (tiratura 4.000 copie) il 2° numero del periodico culturale “Retrospettive”, curato dall’associazione omonima, che dal lontano...


Mariano Bosetti


Valle dei laghi. E’ in distribuzione a tutte le famiglie della valle (tiratura 4.000 copie) il 2° numero del periodico culturale “Retrospettive”, curato dall’associazione omonima, che dal lontano 1988 pubblica ricerche, fatti storici e curiosità, riguardanti appunto il bacino valligiano. In questo numero trovano largo spazio ancora gli eventi della Grande Guerra, a partire dal lungo articolo di Luigi Rodeghiero, che ricorrendo alla finzione stilistica di un’intervista impossibile rielaborata attraverso la lettura di un diario, presenta le vicende dell’ulano (soldato a cavallo armato di lancia) Vittorio Frizzera di Terlago nell’ultimo biennio della 1ª Guerra mondiale.

Sempre in sintonia con questi avvenimenti militari troviamo la puntualizzazione di monsignor Luigi Bressan riguardo ai magazzini militari austriaci a Sarche, che vennero assaltati e bruciati nei giorni del “fuggi, fuggi” dei soldati austriaci dal Trentino, che abitavano nel “Cason Nòf”, denominato per questa circostanza anche “Cason dei Todeschi”. A seguire un cenno all’impianto della teleferica verso le Giudicarie a Sarche e alla “decauville” (specie di ferrovia che poggiava le rotaie sulla strada statale) che collegava la Torresella di Castel Toblino (dove aveva sede il comando militare) con Riva del Garda.

Altro tema approfondito in due articoli i fatti successi nella primavera del ’48 riguardo alla presenza dei Corpi Franchi in valle, alla cattura dei 21 volontari fucilati poi al castello del Buonconsiglio e all’erezione dell’obelisco a ricordo di queste vicende nella primavera del 1919 sulla penisoletta del lago di Santa Massenza.

Non manca poi la rubrica, a cura di Ettore Parisi, per la ricostruzione degli alberi genealogici di alcune famiglie della valle. Uno spazio anche all’attività del Museo della “Dòna de ‘sti ani”, dedicato alla drammatizzazione, a cura della professoressa Marcella Cerutti, di un racconto di storia locale (libro di Tiziana Chemotti) sulla seconda guerra mondiale.













Scuola & Ricerca

In primo piano