Porfido, il nuovo contratto premia logiche di qualità
Albiano, l’obiettivo è anteporre la ripresa del settore agli interessi di parte Rivisto l’istituto del cottimo e introdotto il premio di risultato territoriale variabile
ALBIANO. Alla Casa Museo Porfido, sede anche dell’Ente Sviluppo Porfido, sono state presentate ieri, in occasione dell’insediamento della Commissione paritetica di settore, le principali novità del contratto collettivo provinciale di lavoro per i lavoratori delle imprese del porfido. L’accordo era stato siglato il 22 marzo da Confindustria Trento, Associazione Artigiani e Piccole Imprese Trento, Federazione Trentina della Cooperazione per i datori di lavoro, dalle segreterie provinciali di Filca Cisl, Fillea Cgil, Feneal Uil per la parte sindacale. All’incontro c’erano Simone Caresia, presidente sezione porfido e Stefano Vernaccini (Confindustria); Massimiliano Chemolli, presidente, Ennio Borsato e Deborah Battisti (Associazione Artigiani); Luca Filippi (Federazione Trentina Cooperazione – Espo); Sandra Ferrari, segretaria generale e Moreno Marighetti Fillea Cgil; Fabrizio Bignotti e Nedzmi Mati, Filca Cisl; Matteo Salvetti segretario generale Feneal Uil, Massimo Stenico presidente Espo.
Le novità del nuovo contratto collettivo per il settore del porfido in Trentino, dopo la firma della “partita economica” del rinnovo avvenuta lo scorso 31 ottobre, riguardano l’impegno a concludere la parte “normativa” prima della ripresa della normale attività lavorativa, dopo la sosta invernale. L’intesa, che sblocca un contratto fermo ormai da quasi dieci anni, e che avrà valore fino al 31 dicembre 2020, introduce elementi di novità pensati per perseguire e premiare logiche di qualità di prodotto e di processo produttivo. Le parti hanno infatti condiviso la necessità ormai indifferibile di riformare la struttura del vecchio contratto 2004-2008, adeguandolo alle attuali condizioni economico - sociali e alla richiesta di qualità che il mercato sempre più impone, anteponendo agli interessi di parte l’obiettivo generale della crescita e della ripresa dell’intero comparto.
Con tali premesse le parti hanno rivisto l’istituto del cottimo, legando le nuove tariffe alla qualità del prodotto e anche all’apporto individuale del lavoratore, sia alla resa che all’organizzazione produttiva. È stato poi introdotto un “premio di risultato territoriale variabile”, legato anche all’incremento del numero delle aziende che decidono di aderire al regolamento del marchio di qualità “Porfido Trentino Controllato”, con l’obiettivo di perseguire una miglior qualità complessiva del prodotto. Il contratto, inoltre, ha eliminato alcuni automatismi previsti dalla precedente normativa che portavano all’aumento dei costi fissi. È stato inoltre previsto un nuovo regolamento della Commissione paritetica di settore, che sarà incaricata di seguire i temi legati alla salute e alla sicurezza sui luoghi di lavoro. In tal senso, in via sperimentale, si è deciso di attivare una convenzione con “Centrofor”, organismo bilaterale del settore edile, al quale verranno affidati compiti di consulenza, informazione e formazione in materia di salute e sicurezza.