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Poesie d’amore nell’epoca degli sms

MEZZOLOMBARDO. Sa tenere il palco Mattia Zadra, un po’ poeta un po’ showman, e le sue poesie sono riuscite a commuovere, divertire, emozionare una platea diversificata e via via sempre più ben...



MEZZOLOMBARDO. Sa tenere il palco Mattia Zadra, un po’ poeta un po’ showman, e le sue poesie sono riuscite a commuovere, divertire, emozionare una platea diversificata e via via sempre più ben disposta verso testi moderni, che non conoscono gli endecasillabi, ma i sentimenti sì.

Il titolo del libro "Tutto quello che non ho" è nato, ha raccontato il giovane scrittore, l’altra sera a Mezzolombardo, dalla domanda di un lettore: da dove viene l’ispirazione per quei versi? La risposta: «Da ciò che mi manca, da ciò che ho perso, da ciò che non avrò mai». Dall’assenza dunque, ma anche da una presenza, pervasiva e significativa, quella dell’amore, che vibra per la madre, per il gatto morto, per la fidanzata (primo amore ritrovato e finalmente trattenuto otto anni dopo).

Il libro è sottile e bello, illustrato in bianco nero, con sintetica eleganza, dalla grafica Silvia Benedetti, in arte Sil Bi, e pubblicato da Mora Editore. Classe 1991, ha scritto il suo primo libro di narrativa a soli 19 anni, "Vedere", che si è classificato 3° posto al Premio nazionale "La penna perfetta" e 4° al Premio nazionale "Alberoandronico"; la sua poesia "Padre mio" ha conquistato il primo posto al concorso "Arte in versi" e con "A mia madre"ha vinto il concorso "Versi in volo". A conferma dell'apprezzamento che raccoglie, recentemente Zadra si è qualificato nelle finali nazionali del campionato di Poetry Slam organizzato dalla LIPS, come rappresentante per il Trentino.

Ora il suo giovane poeta è impegnato nel reading del suo libro di poesie e Mezzolombardo ha accolto con calore. In un’epoca in cui le dichiarazioni d’amore e altri sentimenti vengono sintetizzate in sms, Zadra scrive versi che sanno di verità, dove abita la parola sporca come quella romantica, una buona dose di autoironia e una di dissacrazione, facendo emergere un animo sensibile che sa descrivere in modo personale il quotidiano come i ricordi e quel volo nel vuoto che è, sempre, l’innamorarsi. (a.t.)













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