«Piccoli ma in salute: così  eviteremo altre fusioni» 

La Cassa Rurale Rotaliana Giovo guarda al futuro con saggezza, ben sapendo che tutto dipende dalla competitività e dalla preparazione del personale 



ROTALIANA. C'è in previsione un'ulteriore fusione per la neonata Cassa Rurale Rotaliana e Giovo? No, è la risposta: non è prevista alcuna ulteriore fusione. Ma anche dovesse esserci non sarebbe un dramma. Questo in pratica è quanto il presidente Mauro Mendini e il direttore Paolo Segnana hanno detto ai soci presenti alla assemblea annuale della cassa Rurale Rotaliana e Giovo.

La domanda girava nell'aria durante l'assemblea della nuova realtà bancaria, svoltasi nei giorni scorsi nel Palarotari. Domanda peraltro legittima, visto il continuo susseguirsi in provincia di Trento di fusioni di casse rurali.

È per esempio in programma a breve la nascita della Cassa Rurale Val di Non, frutto della fusione tra le casse rurali Tuenno-Val di Non, Anaunia, Bassa Anaunia e Tassullo-Nanno. Tutto questo fiorire di fusioni porterà la Cassa Rurale Rotaliana e Giovo a diventare, nonostante la recente fusione, la più piccola cassa rurale del Trentino.

Questo deve preoccupare? No, perché la banca è solida e il bilancio lo dimostra. «Finché siamo solidi e in salute - ha detto Mendini - non ci verrà chiesto di fonderci». Tantopiù che la recente adesione alla nuova Cassa Centrale Banca aggiunge solidità a questa realtà bancaria piccola ma in salute. Però c'è un però: siccome il futuro è un'ipotesi, non è possibile oggi fare previsioni certe riguardo il futuro.

Il direttore Segnana ha quindi voluto sottolineare che semmai si dovesse arrivare a una nuova ulteriore fusione, questo non dovrà essere vista come un dramma. Il mondo bancario sta cambiando velocemente e inoltre l'attaccamento al credito cooperativo, molto forte tra i meno giovani, non è più così sentito dalle nuove generazioni. «Questo - ha aggiunto Segnana - è un momento di grande cambiamento per tutti, per il settore bancario ancora di più. Occorre rimanere competitivi in un mondo che non gestiamo noi. Il rapporto costi-ricavi va tenuto costantemente sott'occhio. Più la banca sarà sana, più alte sono le possibilità che rimanga autonoma. Lo sportellista è una figura che non può più esistere, occorre si trasformi in un gestore di relazioni».

La Cassa Rurale Rotaliana e Giovo punta molto sulla preparazione del personale, dedicando parecchie ore alla formazione. Per questo motivo da qualche tempo gli sportelli della banca sono chiusi tutti i mercoledì pomeriggio (escluso dicembre) per permettere ai dipendenti di frequentare corsi di consulenza e formazione. In previsione c'è la chiusura qualche altro pomeriggio per aumentare le ore d'aula dei dipendenti.













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