Parco di Nadac, in aula si conoscerà il suo futuro
MADRUZZO. Giovedì sera riunione consiliare di Madruzzo, chiesta dalla minoranza “Uniti per Madruzzo” per discutere sulla proposta di referendum, sostenuta da una raccolta di 150 firme e depositata...
MADRUZZO. Giovedì sera riunione consiliare di Madruzzo, chiesta dalla minoranza “Uniti per Madruzzo” per discutere sulla proposta di referendum, sostenuta da una raccolta di 150 firme e depositata in municipio nell’autunno 2017, sulla futura destinazione del Parco di Nadac. Un tema d’attualità, visto che rispetto alle indicazioni di legislatura approvate nel piano delle opere pubbliche 2017, si sono registrate delle novità: innanzitutto lo stralcio dei lavori, dopo la levata di scudi della popolazione di Calavino a seguito della denuncia del giornale Trentino, per la realizzazione di un campo di calcetto nel Parco di Nadac per un importo di 100 mila euro. In secondo luogo riguardo all’argomento “area parco” nel bilancio 2018 si legge “riorganizzazione dell’area Nadac”: nella sostanza questa nuova formulazione sottintende il progetto di ampliamento dell’attuale parcheggio esistente (una trentina di posti macchina, fra il resto sotto utilizzati). Tale opera comporterebbe però la demolizione dell’attuale struttura sportiva polivalente (tennis, mini-calcetto per bambini, pallacanestro), ristrutturata alcuni anni fa per diverse decine di migliaia di euro. La discussione consiliare del marzo 2018 aveva palesato un evidente ridimensionamento delle motivazioni, sostenute lo scorso anno dalla giunta per la realizzazione dell’ampliamento del parcheggio: innanzitutto il tanto sbandierato acquisto dell’area Telecom, che di fatto si riduce ad una porzione irrisoria di appena 170 metri quadri circa (sufficienti, come è stato detto, per la sistemazione della strada di accesso) e la smentita altrettanto stridente dei costi per cui la cifra di qualche centinaio di migliaia di euro è di gran lunga lievitata a ben 630.000 euro, come si legge nel Documento Unico di Programmazione (Dup) 2018. In realtà quindi il potenziamento del parcheggio si ricaverebbe quasi esclusivamente dalla demolizione dell’attuale struttura sportiva polivalente, oltre a rappresentare la soluzione meno idonea, se non addirittura contraddittoria, per liberare dalle macchine il piazzale della chiesa, visto che per raggiungere tale parcheggio si dovrebbe comunque transitare nei pressi della chiesa. (m.b.)