Paganella 2001, un utile mai visto prima
Bilancio in positivo per oltre 1 milione e 800 mila euro. Il presidente Gabrielli: «Gli investimenti stanno portando frutti»
PAGANELLA. Record dei record per la “Paganella 2001”: la società degli impianti di risalita, guidata da Eduino Gabrielli, ha chiuso il bilancio d’esercizio 2017-2018, approvato dall’assemblea dei soci giovedì sera al rifugio Dosson, con un utile netto di 1.868.427 euro, il migliore risultato di sempre nella storia della società. «Si tratta di un risultato frutto della sola gestione caratteristica - ha spiegato Eduino Gabrielli - privo quindi di operazioni straordinarie che erano invece presenti nei due esercizi precedenti che avevano chiuso, rispettivamente, con un utile di 1.055.673 e di 1.337.939 euro».
Come avete ottenuto questo risultato?
«È da quattro anni che otteniamo dei risultati record, ma quello di quest’anno è il più importante, un risultato straordinario dato anche da una favorevolissima stagione invernale e da una favorevole stagione estiva. Gli investimenti fatti negli ultimi anni stanno portando i loro frutti».
Quindi un comprensorio sciistico, quello della Paganella, sempre in crescita?
«Assolutamente sì, costituiamo ormai un punto di riferimento a livello alpino. In questo senso ho creato un acronimo: Dng».
Ovvero?
«Destinazione Neve Garantita, perché grazie al sistema d’innevamento che abbiamo, presente sul 100% dell’area sciabile, siamo in grado di garantire sempre la sciabilità sulle piste. Quest’anno la neve naturale è arrivata solo da pochi giorni, ma sin dall’inizio della stagione le nostre piste sono state in condizioni perfette, ricevendo i complimenti di tantissimi sciatori e turisti».
In questo risultato straordinario quanto incide la stagione estiva?
«Pensavano che il risultato ottenuto nella stagione estiva precedente costituisse un record insuperabile, invece lo abbiamo oltrepassato, registrando una crescita del 25%, pari a oltre 1.240.000 euro, grazie al progetto bike (realizzato sotto la regia dell’Apt, con il coinvolgimento, oltre che nostro, dei Comuni e di diverse strutture ricettive), alla ferrata e al sentiero delle Aquile, all’attività dei nostri rifugi, il Dosson e il Meriz, e in generale alla rete della sentieristica».
Che cosa avete in programma per mantenere, anche in futuro, questi risultati da record?
«In programma abbiamo nuovi investimenti sia per un nuovo impianto che partirà dal Dosson e arriverà alla Selletta e che sostituirà la vecchia seggiovia Malga Zambana-Selletta e sia per una nuova pista rossa che permetterà, attraverso un sistema di collegamenti con le altre esistenti, di arrivare al Dosson, dove si trova il rifugio, senza necessariamente percorrere, come avviene adesso, la pista nera, a vantaggio quindi dei più piccoli e degli sciatori meno provetti».
Come sarà destinato l’utile di quest’anno?
«Tolta la riserva legale, sarà riportato a nuovo per i futuri investimenti».
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