«Ora nuovo regolamento sui referendum»
MEZZOLOMBARDO. Il referendum sui tigli si doveva fare, secondo l’Ufficio Affari giuridici dalla Provincia. I tigli però nel frattempo sono stati tagliati e quindi l’opportunità di un referendum sull'a...
MEZZOLOMBARDO. Il referendum sui tigli si doveva fare, secondo l’Ufficio Affari giuridici dalla Provincia. I tigli però nel frattempo sono stati tagliati e quindi l’opportunità di un referendum sull'argomento è superata. «Quello che faremo - afferma Luigi Rossi, consigliere comunale di minoranza in quota Pd - sarà presentare una mozione per chiedere che il regolamento comunale relativo ai referendum venga modificato». Infatti, secondo Rossi e tutti gli altri consiglieri delle minoranze, non ha alcun senso che a decidere sull’ammissibilità o meno di un referendum proposto da un congruo numero di cittadini sia il consiglio comunale. «Potrebbe essere compito di una commissione di garanti - affermano in coro - composta da persone preparate da un punto di vista giuridico». La mozione, presumibilmente firmata da tutti i consiglieri di minoranza, non verrà presentata nel corso del prossimo consiglio comunale, in programma dopodomani, quindi troppo vicino e con un ordine del giorno già definito, ma nel consiglio comunale successivo.
È opportuno sottolineare ancora una volta che il referendum, anche se effettuato, non avrebbe molto probabilmente salvato i tigli. Si trattava di un referendum consultivo: qualsiasi esito avesse avuto, l’ultima parola spettava comunque al sindaco Christian Girardi e alla sua maggioranza. Un esito che peraltro era molto incerto e difficilmente prevedibile a priori. La cittadinanza era ed è spaccata sull’argomento, basta girare per il paese e parlare con i cittadini per accorgersene. Oppure basta fare un giretto nella piazza virtuale di Internet, settore social network. Cercando nella pagina “Sei di Mezzolombardo se ...” si trovano interventi a sostegno della conservazione dei tigli ma anche favorevoli all’abbattimento nel nome della sicurezza per i pedoni. Sicurezza che, a questo punto occorre precisarlo, non è mai stata messa in discussione nemmeno da chi voleva che i tigli rimanessero al loro posto: sicurezza e tigli - era il mantra del comitato che ha proposto il referendum - non sono incompatibili. Oggi quel “non sono” è diventato definitivamente “non erano”. I tigli non ci sono più. (m.w.)