Oggi l’addio a Davide Ferrari
Aveva compiuto da poco 100 anni. Uno degli ultimi reduci di Russia
MEZZOLOMBARDO. Davide Ferrari, classe 1919, ha concluso il suo viaggio terreno. Aveva raggiunto il bel traguardo dei cento anni di vita nei giorni scorsi, avvenimento al quale avevamo dedicato un articolo su queste pagine. Ieri la notizia della sua morte ha commosso tutti coloro, e sono tanti, che gli volevano bene. Un affetto che non morirà con lui ma rimarrà fisso e indelebile nella mente e nel cuore della popolazione di Mezzolombardo e non solo. Perché Davide (con l'accento sulla i) Ferrari era persona che sapeva farsi benvolere, che sapeva farsi amare. Ottimista, disponibile, di una religiosità profonda, è stato membro dell'associazione cattolica San Vincenzo, che si occupa di aiutare le persone bisognose, ed è stato uno dei fondatori del circolo Acli della borgata. Grande amante del canto e dotato di una bellissima voce, è stato uno dei componenti del coro che allieta regolarmente gli ospiti del soggiorno per anziani San Giovanni. Grande oratore, ogni 4 novembre era suo il compito di leggere la preghiera dedicata a chi è morto in guerra nella cerimonia davanti al monumento ai caduti. Preghiera preceduta da un suo accorato discorso. Nel 1941, a 22 anni, venne chiamato alle armi e partì per la Russia nel genio telegrafisti. Nel 1943 il ritorno a casa, a piedi, allo sbando e rischiando di morire assiderato. Tornato a casa, incominciò la sua vita di operaio cambiando diversi lavori fino alla pensione nel 1979. Sposato nel 1952 con Bianca Dalpiaz di Campodenno (morta nel 2011) hanno messo al mondo tre figli: Gabriella, Franco e Fabio.
Il funerale di Davide Ferrari si svolgerà questo pomeriggio alle 14.30 nella chiesa parrocchiale. (m.w.)