Nell’antico essiccatoio museo del Vino santo
Vallelaghi. Domani sarà un momento storico per l'intera Valle dei Laghi, per la sua cultura agricolo-vinicola, quella cioè che attraversa, per quanto scrivono gli storici, gli ultimi cinque secoli:...
Vallelaghi. Domani sarà un momento storico per l'intera Valle dei Laghi, per la sua cultura agricolo-vinicola, quella cioè che attraversa, per quanto scrivono gli storici, gli ultimi cinque secoli: si tratta del vitigno Nosiola e del relativo Vino santo.
Alle 17 e 30 in via Piazza del Mercato a Padergnone verrà inaugurata la Casa Caveau del Vino Santo, frutto di un restauro conservativo dell’antico essiccatoio dei fratelli Rigotti sulle cui “arele” (graticci fatti di canne del lago o di filo di ferro) questi contadini mettevano ad essiccare i grappoli di Nosiola da cui ricavavano poi il nettare dorato. La casa dei Rigotti (Rebo, un loro nipote, sarà il “padre” dell'omonimo e splendido rosso da cui è nato poco tempo fa il Reboro, vino che fa a gara per qualità con l'Amarone di Verona) aveva delle enormi fenditure dentro cui filtrava l'Òra del Garda, il vero segreto del Vino santo e di altre colture come gli ulivi più a nord di tutta Europa.
Ad avere l'idea di “fermare il tempo” con questo restauro conservativo sono stati in molti: l'amministrazione comunale di Vallelaghi, l'Ecomuseo Valle dei laghi, ovviamente i principali produttori del Vino santo, la Cantina di Toblino, l'Apt di Trento Monte Bondone Valle dei laghi. Molto importante in questo sforzo economico è stato il contributo del Gal (Gruppo azione locale) Trentino Centrale.
Dentro questo caveau, su eleganti pannelli e lungo un percorso multimediale, è possibile scorrere le date e gli elementi essenziali per avere un quadro preciso di cos'è il Vino santo, di quanto vale prima storicamente e poi enologicamente, di questo rosolio che secondo le riviste specializzate è nei primissimi posti nazionali.
Dunque, al di là del valore storico-simbolico dell'operazione del restauro conservativo, va sottolineato anche l'aspetto strettamente turistico-culturale di cui Castel Toblino, Santa Massenza, Calavino ed altri della Valle dei Laghi come Cavedine sapranno e potranno beneficiare. G.D.B.