Nave San Rocco, la Vigor compie 70 anni

NAVE SAN ROCCO. Era un intero paese che cercava di risollevarsi: la guerra era passata da poco e a Nave San Rocco nel 1948, settant’anni fa, nasceva l’Unione sportiva Vigor. Ieri l’anniversario è...



NAVE SAN ROCCO. Era un intero paese che cercava di risollevarsi: la guerra era passata da poco e a Nave San Rocco nel 1948, settant’anni fa, nasceva l’Unione sportiva Vigor. Ieri l’anniversario è stato festeggiato con una giornata di sport e ricordi: perché in fondo – come ci dice Fabio Dallabetta, figlio d’arte e oggi vicepresidente della Vigor – non c’è famiglia a Nave San Rocco che non abbia avuto un dirigente o un giocatore in squadra.

All’inizio la sportiva era nata per volontà del parroco, don Randolfo Sottopietra, mettendo insieme cinque fondatori, il cui unico ancora vivo è Gianluigi Sassudelli. Il paese era molto povero e anche lo sport - allora si praticava il ciclismo - era un modo per ricostruire una comunità martoriata dalla guerra. Dopo il ciclismo è arrivato il tamburello che è ancora oggi il vero fiore all’occhiello della Vigor: ci sono giocatori che qui in Rotaliana sono partiti dai pulcini e sono arrivati, sempre insieme, a giocare in serie B. Ora hanno lasciato Nave San Rocco e giocano in formazioni di serie A.

«Sì, abbiamo cresciuto anche dei piccoli campioni», dice Dallabetta, orgoglioso. Negli anni Settanta c’era anche una squadra di calcio, che poi sul finire degli anni Novanta si è fusa con Zambana dando vita all’Adige. Un antipasto di ciò che sta avvenendo ora fra i due paesi - Nave San Rocco e Zambana - che si stanno fondendo per dare vita alla nuova Terre d’Adige.

Parlando di calcio, la Vigor mantiene una sua squadra di amatori: l’8 settembre la finale di supercoppa regionale per il calcio amatori si terrà proprio a Nave San Rocco. Segno che i settant’anni passati hanno fatto crescere questa squadra di paese. Senza farla invecchiare. (d.e.)













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