Morti di legionella ad Andalo: il batterio non è nell'acquedotto
Lo dicono le analisi di laboratorio effettuate sui campioni prelevati dopo i due decessi. La Procura aprì un fascicolo a fine agosto
ANDALO. Nessuna presenza di legionella nell'acqua dell'acquedotto pubblico di Andalo, in Trentino, dove ad agosto si erano verificati una serie di casi, tra cui due vittime: due anziani turisti. Sono gli esiti delle analisi di laboratorio effettuate sui campioni prelevati in seguito agli episodi del mese scorso, riferiti dall'Apss, l'azienda provinciale per i servizi sanitari.
In risposta ai dubbi sollevati da molti cittadini circa la potabilità dell'acqua, l'Apss evidenzia altresì che «non esiste alcun rischio di contrarre il batterio bevendola, perché la legionella non si trasmette per via orale, ma per via respiratoria».
Come misure di prevenzione consiglia di «tenere la temperatura dell'acqua in caldaia almeno tra i 60 e 70°C, fare scorrere a inizio giornata l'acqua calda non miscelata per almeno 2-3 minuti, in particolare nel caso in cui l'impianto sia rimasto inutilizzato per molti giorni e mantenere puliti e liberi da incrostazioni terminali di docce e rubinetti».