Le ultime scoperte archeologiche sotto San Pietro 

Mezzolombardo. Da giugno nella chiesa di San Pietro, nell’area cimiteriale di Mezzolombardo, si sta svolgendo uno scavo archeologico che ha rivelato risultati molto interessanti. Le ricerche in corso...


Anna Tava


Mezzolombardo. Da giugno nella chiesa di San Pietro, nell’area cimiteriale di Mezzolombardo, si sta svolgendo uno scavo archeologico che ha rivelato risultati molto interessanti. Le ricerche in corso saranno presentate sabato dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 durante visite guidate gratuite guidate dagli archeologi, Nicoletta Pisu dell'Ufficio beni archeologici provinciale e i tecnici di Cora Società Archeologica. Le visite saranno di 30 minuti per ogni gruppo, composto da massimo 20 partecipanti. Per partecipare occorre iscriversi in biblioteca (0461 602648 o mezzolombardo@biblio.infotn.it). L’iniziativa è promossa dal Comune di Mezzolombardo in collaborazione con l’Ufficio beni archeologici della Soprintendenza per i beni culturali e la Parrocchia della Natività di San Giovanni Battista.

Le ricerche archeologiche sono ormai diventate parte fondamentale nei lavori di restauro delle chiese antiche e anche a San Pietro, situata sul dosso omonimo, ha potuto rivelare il suo passato nascosto. Lo scavo, che nel progetto era previsto per la posa dell’impianto di deumidificazione, è stato fin da subito affrontato in presenza degli archeologi, che hanno portato alla luce i resti di una chiesa precedente all’attuale e un cimitero circostante. Gli scavi continueranno poiché sono state individuate altre murature, ancora più antiche, e le tombe sono particolarmente numerose.

L’altura di San Pietro era già nota agli storici e agli archeologi per la scoperta di un cospicuo numero di oggetti e di strutture di età romana, emersi nel 1836 quando il cimitero fu ampliato a causa di un’epidemia di colera.

Nei primi decenni del 1900, seguirono altri oggetti, attribuiti all’età romana, ma la casualità dei ritrovamenti, la loro descrizione sommaria e la perdita di una buona parte di essi impedì di capire se il contesto fosse da riferire a un insediamento o se fossero di tipo sepolcrale. Inoltre, nelle fonti dell’epoca, talora i ritrovamenti avvenuti sul dosso si confusero con quelli della vicina località “La Calcara”, dove un complesso edilizio poi interpretato come un’azienda agricola di età romana.

I resti archeologici nella chiesa di San Pietro assumono quindi un grande interesse anche per la possibilità di chiarire altri ritrovamenti in luoghi vicini.

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